di David Fiorentini
Continuano a spuntare i video agghiaccianti della “caccia all’ebreo” di Amsterdam. A giorni di distanza le acque non si sono ancora calmate, anzi, fioccano messaggi di incitamento ai fratelli e sorelle musulmani a continuare le violenze nella prossima città ad ospitare una squadra israeliana: Parigi.
Giovedì sera, 14 novembre, allo Stade de France scenderanno in campo le nazionali di calcio di Francia e Israele in un incontro valevole per la Nations League. Il ministro dell’interno Bruno Retailleau ha indetto uno stato di massima allerta, ordinando un dispiegamento straordinario di forze dell’ordine con circa 4000 agenti. Un poliziotto ogni cinque tifosi, un rapporto inimmaginabile per una partita di questo livello, facilitato però dalla vendita di soli 20 mila biglietti, sugli 80 mila disponibili.
“C’è un contesto di tensione che rende questa partita un evento ad alto rischio per noi,” ha spiegato il capo della polizia di Parigi, Laurent Nuñez, alla televisione francese BFM TV, precisando che le autorità “non tollereranno” alcun episodio di violenza. “Ci sarà un perimetro di sicurezza anti-terrorismo attorno allo stadio,” ha aggiunto Nuñez, con controlli rafforzati, incluse perquisizioni e ispezioni di borse per garantire un monitoraggio capillare degli accessi.
Tra l’altro, il clima parigino si era già scaldato prima delle sommosse di Amsterdam, quando attivisti propal avevano occupato la sede della Federazione calcistica francese, chiedendo l’annullamento della partita.
Per questo motivo, nella settimana precedente alla partita, si è aperto bruscamente il dibattito sulla possibilità di spostare la partita fuori Parigi, emulando la scelta italiana di ospitare la nazionale israeliana in una città più periferica come Udine. Da un lato, il deputato lepenista Julien Odoul ha proposto di giocare in Corsica dove a quanto pare “non c’è antisemitismo”, mentre il deputato della sinistra radicale (la France Insoumise) Louis Boyard ha chiesto direttamente l’annullamento dell’incontro e, come fatto per la Russia, l’esclusione di Israele dalla UEFA.
Tuttavia, il presidente Emmanuel Macron, che sarà presente in tribuna, ha voluto mantenere l’evento a Parigi come segno di resilienza e fermezza contro l’antisemitismo.
Israele ai concittadini: “Non andate alle manifestazioni sportive”
Dal lato israeliano invece, il Consiglio per la Sicurezza Nazionale ha immediatamente avvertito i propri cittadini a non recarsi alle manifestazioni sportive successive alla partita Ajax – Maccabi Tel Aviv, riferendosi in particolare all’incontro cestistico Virtus Bologna – Maccabi Tel Aviv della sera successiva.
In un comunicato, ha sottolineato la crescente minaccia contro gli ebrei e gli israeliani all’estero, osservando che “negli ultimi giorni sono stati identificati vari appelli da parte di gruppi pro-palestinesi e sostenitori di organizzazioni terroristiche per colpire israeliani ed ebrei durante proteste e manifestazioni”. Il Consiglio ha inoltre consigliato ai viaggiatori israeliani di evitare di identificarsi come tali e di informarsi accuratamente sulle condizioni di sicurezza dei paesi di destinazione
Dunque, con una Parigi blindata e lo Stade de France trasformato in una vera e propria fortezza, Francia-Israele sarà un importante banco di prova per le autorità francesi, decise di non cedere alle intimidazioni e di dimostrare di poter garantire la sicurezza di tutti i partecipanti.