Il ministro degli Esteri italiano Federica Mogherini è il nuovo Alto rappresentante per gli Affari esteri nell’Unione europea per i prossimi cinque anni. «Sono felice, oggi è un giorno di grande responsabilità per l’Italia. Per la scelta del successore o della “successora” ci sono due mesi, abbiamo tempi ampi» ha affermato il premier Matteo Renzi al termine del vertice Ue. «Sono molto grata per la fiducia – ha subito commentato – mi aspettano sfide immani. C’è una nuova generazione di leader europei ed è importante che siano rappresentati nelle istituzioni. Spero che questo aiuti a superare il gap percepito da alcuni cittadini nei confronti della Ue». E sulle polemiche sulla sua esperienza, Mogherini ha sottolineato di avere «41 anni, non sono poi così giovane, l’età è qualcosa che non puoi cambiare, ma mi dà fiducia che il primo ministro italiano sia più giovane di me».
La notizia è stata ripresa anche dai media israeliani, che lasciano trapelare la speranza che i rapporti con il nuovo rappresentante siano migliori che con il suo predecessore, Catherine Ashton, molto spesso esplicitamente critica nei confronti di Israele.
“Durante la sua visita in luglio – scrive il Times of Israel – una settimana dopo l’inizio dell’operazione Barriera protettiva, aveva incntrato Beniamin Nethanyahu e Shimon Peres. La sua visita aveva incluso un giro ad Ashdod, dopo il quale aveva dichiarato che l’esperienza le aveva dimostrato “la forte pressione fisica e psicologica che subisce il popolo (israeliano, ndr)”.
“Come madre, capisco molto bene la pressione e la tensione qui; allo stesso tempo, l’alto numero di vittime civili a Gaza è molto preoccupante – aveva dichiarato -. E’ interesse di israeliani e palestinesi fermare tutto ciò”.
“C’è il rischio di una radicalizzazione nel mondo arabo e anche in Europa, dove sappiamo dobbiamo prestare molta attenzione al rischio di antisemitismo, soprattutto in questi giorni”, aveva aggiunto.
