di Paolo Castellano
L’8 maggio sono state rese pubbliche le cifre delle vittime di Coronavirus nella comunità ebraica francese. Dopo settimane di lock-down, il presidente francese Emanuel Macron ha annunciato la fase 2 con il deconfinement, allentando le misure di contenimento. Tuttavia, circa 1300 ebrei francesi sono morti dopo essere stati infettati dal Covid-19. L’annuncio è stato diffuso dal servizio di sepoltura ebraica della Francia.
Nelle scorse settimane il chevra kadisha, l’organizzazione ebraica che si prende cura della preparazione e della sepoltura delle salme ebree, aveva preferito non comunicare la cifra esatta delle vittime da Coronavirus nella comunità francese. Ciononostante, l’8 maggio ha consegnato le sue statistiche al quotidiano ebraico Makor Rishon.
Come riporta Israel National News, centinaia di persone sono state trasportate via cielo in Israele per essere sepolte. Secondo la comunicazione del chevra kadisha, il numero delle vittime ebraiche potrebbe essere più alto di quello registrato, attestandosi intorno ai 2 mila morti.
Tra gli ebrei francesi che sono stati uccisi dal Covid-19 c’è stato anche Joel Mergui, il presidente del Concistoro centrale israelita di Francia, che amministra il culto e le congregazioni ebraiche nel territorio francese. I numeri sono molto chiari: la comunità ebraica francese è la più colpita d’Europa. Per esempio, il Regno Unito ha registrato 372 morti tra i membri della sua comunità. È necessario specificare che la Francia possiede un numero maggiore di cittadini ebrei – circa 500 mila – il doppio della comunità ebraica inglese.
Sia in Francia che nel Regno Unito, il numero delle vittime ebraiche si basa sulle sepolture. Non sono stati dunque registrati tutti quegli ebrei che non hanno avuto un rito funebre ebraico.
Dunque, i numeri ci dicono che dall’esplosione della pandemia sono morti 1300 ebrei in Francia. Queste vittime rappresentano il 5% dei 25.897 decessi per Covid-19 avvenuti nello stato francese.