di Marina Gersony
Una bella delusione per i neonazisti tedeschi che non hanno trovato una sola lattina di birra in tutta Ostritz, una ridente cittadina tedesca situata nel Land della Sassonia. In occasione del Schild und Schwert Festival (Festival di Scudo e Spada), i cittadini hanno infatti acquistato tutte le scorte di bionde in segno di protesta contro le teste rasate. La storia, diffusa dai media locali, è diventata subito virale. Grazie a un’azione coordinata di residenti, volontari e dell’International Meeting Center del monastero di St. Marienthal, più di 120 confezioni di bottiglie e lattine sono sparite dagli scaffali dell’unico supermercato locale e di vari negozi lasciando gli estremisti a bocca asciutta. Un duro colpo per i partecipanti che hanno dovuto rinunciare all’amata bevanda.
(Qui il video pubblicato dal Jüdisches Forum)
Come scrive un articolo dello Spiegel, già lo scorso venerdì la polizia aveva confiscato tutte le scorte di birra in occasione del Festival, dopo il divieto imposto dal tribunale amministrativo di Dresda.
La polizia ha quindi ritirato tutte le scorte di alcolici, per un totale di circa 4400 litri, valutando il potenziale rischio di maggiore aggressività in concomitanza di un evento dai risvolti politici: «il consumo di alcol aumenta senza dubbio il rischio di scontri violenti», sono state le dichiarazioni delle forze dell’ordine, preoccupate di possibili devastazioni e violenze.
I neonazisti sapevano tuttavia che i controlli sarebbero stati severi, non a caso l’organizzatore li aveva avvertiti in anticipo tramite un messaggio video: niente mazze da baseball, coltelli con lame troppo lunghe e tatuaggi razzisti in bella vista.
Così, senza birra, la manifestazione si è svolta in un’atmosfera in parte dimessa e sottotono, nonostante lo spirito neonazista sempre presente: la metà degli skinhead hanno rinunciato a partecipare, gli altri hanno dovuto incassare il colpo: secondo la polizia, dei settecento estremisti previsti, alla fine se ne sono presentati circa trecento.