“Il Parlamento europeo appoggia l’invito rivolto da eminenti cittadini a istituire la Giornata europea in memoria dei Giusti per commemorare, il 6 marzo, coloro che si sono opposti con responsabilità individuale ai crimini contro l’umanità e ai totalitarismi”
Con questa dichiarazione scritta, il Parlamento Europeo ha approvato, lo scorso 10 maggio, l’istituzione della Giornata Europea dei Giusti, dopo la richiesta presentata a gennaio dagli europarlamentari Gabriele Albertini, Lena Kolarska-Bobinska, Niccolò Rinaldi, e David Maria Sassoli.
L’iniziativa per l’istituzione di questa Giornata europea era però partita dall’associazione Gariwo – Il Giardino dei Giusti e dal suo presidente Gabriele Nissim che ora, dopo tre mesi di intensa attività, è soddisfatto dell’obiettivo finalmente raggiunto.
“Il nostro paese, ha dichiarato Nissim, si è reso protagonista di una pagina importante nella storia europea”. “I deputati italiani, accogliendo l’appello di Gariwo hanno ottenuto l’adesione della maggioranza degli eurodeputati, e d’ora in avanti il 6 marzo di ogni anno sarà dedicato al ricordo di Moshe Bejsky, l’artefice del giardino dei giusti di Gerusalemme, scomparso nel 2007.
Grazie a questa iniziativa, osserva ancora Nissim, “il concetto di uomo ‘giusto’, nato nel memoriale di Yad Vashem per ricordare i salvatori degli ebrei durante la seconda guerra mondiale, diventa patrimonio dell’umanità intera. E’ un risultato storico, perché è la prima volta che i paesi aderenti all’Unione europea sono invitati a valorizzare la memoria del Bene e a ricordare gli individui che hanno difeso la dignità umana durante tutti i genocidi e i totalitarismi. Ogni paese dell’Unione europea sarà così invitato a ricordare quelle figure morali che nel secolo scorso sono state protagoniste di importanti azioni a salvaguardia della vita degli altri e in difesa dei valori fondamentali della democrazia nelle situazioni più difficili.”
Ciò che secondo Nissim è da sottolineare è il valore educativo e morale insito nel ricordo dei Giusti. “Oggi più che mai, nella crisi che l’Europa sta attraversando, è importante ricordare quanti hanno rischiato la vita per difendere chi veniva perseguitato per motivi razziali, e quanti hanno lottato per il pluralismo e la democrazia”, spiega ancora Nissim. “e la loro memoria insegna ai giovani il significato profondo della responsabilità personale”. “Vaclav Havel ricordava sempre, che tutti noi possediamo una prerogativa che nessuno ci può togliere: il potere di ciascuno nei confronti di se stesso. Questa è l’unica cosa che anche il più impotente di noi possiede e allo stesso tempo l’unica cosa che nessuno, nemmeno il più feroce dei dittatori, potrà mai portarci via”.
“Con questi valori che hanno portato alla caduta dei totalitarismi – conclude Nissim – si possono anche superare le difficoltà politiche ed economiche dell’Europa di oggi”.