di Ludovica Iacovacci
Se sei ebreo non puoi fare neanche una vacanza in Thailandia in pace. La famosa festa di Luna Piena? A novembre cade di Shabbat quindi meglio stare in casa, soprattutto se le sirene d’allarme della minaccia antisemita risuonano per l’intero Paese fino alla paradisiaca isola di Koh Phangan. Nella meta gettonata da locali e turisti, dove la sinuosità dei templi buddisti incontra il mare cristallino delle spiagge tropicali, la polizia thailandese avverte: venerdì durante la festa di Luna Piena sull’isola potrebbero esserci attentati terroristici. Fanno eco il Mossad e il Consiglio di Sicurezza Nazionale avvisando gli israeliani in Thailandia: evitate simboli ebraici ed israeliani riconoscibili.
Martedì mattina, una fonte di sicurezza israeliana ha confermato che la polizia thailandese ha emesso un avvertimento per aver identificato l’intenzione di compiere atti del terrore contro gli israeliani durante la festa di Luna Piena alla fine di questa settimana. La polizia thailandese ha riferito di star conducendo operazioni significative per agire contro l’avvertimento ponendo blocchi stradali sulle strade centrali.
Nel primo pomeriggio di martedì, il Consiglio di sicurezza nazionale ha avvertito gli israeliani in Thailandia di stare all’erta e nascondere i simboli israeliani ed ebraici. Il Mossad ha avvisato: “Per diversi mesi, una serie di eventi hanno avuto luogo in Thailandia, gestiti da organi di sicurezza israeliani in collaborazione con i corpi di sicurezza thailandesi, che lavorano per ostacolarli. A seguito di informazioni aggiornate e alla luce della crescente preoccupazione per i danni agli israeliani e agli ebrei in tutta la Thailandia, il Consiglio di sicurezza nazionale ha inviato un messaggio al pubblico sollecitando una maggiore alacrità in Thailandia”.
Tra le misure che gli israeliani sono invitati a prendere vi rientrano: aggiornare le forze di sicurezza locali se si è esposti a un’attività ostile focalizzata contro israeliani o ebrei; nascondere simboli ebraici e israeliani; evitare di indicare la loro posizione o piani di viaggio sui social media; evitare di partecipare a grandi eventi identificati con Israele, in particolare quelli che sono stati pianificati in anticipo o programmati per luoghi di intrattenimento e raduno identificati con Israele.
Queste linee guida sono applicabili all’intero Paese, senza riferimento a un’area specifica”, ha aggiunto la dichiarazione. “Dopo gli eventi del 7 ottobre e l’operazione Spade di Ferro, gli sforzi dell’Iran e dei suoi delegati per danneggiare obiettivi israeliani ed ebrei in tutto il mondo sono aumentati. Il Mossad e gli organi di sicurezza israeliani continuano ad agire con i loro partner in tutto il mondo per garantire la sicurezza di israeliani ed ebrei”, ha concluso la dichiarazione.
Minacce in altri Paesi asiatici
Vari Paesi del continente asiatico si stanno rivelando scenari di allarmi terroristici contro gli ebrei. Appena tre settimane fa, il Consiglio di sicurezza nazionale di Israele aveva messo in guardia gli israeliani dall’andare in vacanza in Sri Lanka e aveva chiesto ai presenti di lasciare immediatamente la baia di Arugam e le coste meridionali e occidentali dell’isola. Anche le Ambasciate di Stati Uniti e Gran Bretagna avevano allarmato i propri concittadini.
Durante il fine settimana, un’accusa presentata negli Stati Uniti ha rivelato che l’Iran ha pianificato una sparatoria di massa contro i turisti israeliani in Sri Lanka vicino all’anniversario del massacro del 7 ottobre, e ha anche tentato di assassinare due uomini d’affari ebrei a causa della loro importante attività pro-israeliana sui social media. L’accusa ha inoltre rivelato che l’FBI ha sventato un piano di agenti iraniani per assassinare obiettivi americani e israeliani, tra cui il presidente eletto Donald Trump. Ynet riferisce che secondo l’accusa, un uomo di nome Farhad Shakuri è stato incaricato di effettuare una sparatoria di massa nell’area della baia di Arugam, meta ambita tra i turisti israeliani. Shakuri ordinò al suo assistente, successivamente arrestato dalle autorità dello Sri Lanka, di condurre la sorveglianza dell’area e di guidare la squadra terroristica con fucili AK-47 e altre armi che gli furono fornite.
La baia di Arugam, che avrebbe dovuto essere teatro di questo macabro piano del terrore, è situata sulla costa orientale del Paese. Stando agli ultimi dati di censimento dello Stato, la località si trova nell’area in assoluto più frequentata da musulmani, la cui diffusione tra la popolazione cingalese è pari al 10% corrispondente a circa 2 milioni e 200mila seguaci di Allah abitanti nella soprannominata lacrima dell’India.