di Nathan Greppi
Domenica 2 gennaio il BNVCA, organizzazione che presta assistenza alle vittime di attacchi antisemiti in Francia, ha reso noto che una signora ebrea di 74 anni è stata vittima di un furto nel proprio appartamento nella periferia nord-est di Parigi, in quello che secondo loro, stando alla ricostruzione dei fatti, è stato un gesto motivato anche dall’antisemitismo.
Come riporta Algemeiner, l’episodio sarebbe avvenuto il 13 dicembre: i responsabili del crimine, che non sono stati ancora identificati dalla polizia ma stando alle testimonianze erano due adolescenti di colore di circa 16-17 anni, suonarono al campanello della vittima, fingendosi due addetti alla sicurezza dell’edificio. Quando la donna, che nei comunicati viene chiamata solo “Signora L.U.” per tutelarne l’anonimato, ha aperto loro la porta, essi si sono fiondati dentro e hanno iniziato a picchiarla e a legarla, costringendola a dire loro dove teneva i gioielli.
Nella successiva mezz’ora, uno dei due l’ha tenuta in ostaggio continuando a picchiarla e coprendole la bocca con del nastro adesivo, mentre l’altro frugava nell’appartamento in cerca di oggetti da rubare. Dopo che se ne sono andati, la signora è rimasta per diverso tempo in stato di shock, e presentava diverse lesioni al volto e alle gambe.
Secondo il BNVCA, l’episodio sarebbe legato anche all’antisemitismo sia perché gli assalitori avrebbero riconosciuto l’identità del loro bersaglio dalla mezuzah all’ingresso, sia perché in tempi recenti altri ebrei parigini sono stati vittime di episodi analoghi: nella stessa zona dove vive l’anziana, una settimana prima un’altra famiglia ebraica aveva subito un furto in casa con modalità simili; mentre negli stessi giorni, un anziano di 70 anni è stato picchiato e derubato in casa sua, e in quell’occasione i ladri gli avrebbero prima chiesto se era ebreo. Anche per questo la vittima dell’ultimo episodio, che abitava nell’appartamento da 30 anni, ha affermato che vorrebbe trasferirsi in un posto più sicuro.
Negli ultimi anni è capitato spesso in Francia che dei criminali si introducessero in case di ebrei per aggredirli, e in due casi sono stati commessi degli omicidi: quello di Sarah Halimi, che nel 2017 venne picchiata e buttata dal terzo piano di casa sua, e quello di Mireille Knoll, una superstite della Shoah che nel 2018 venne accoltellata e bruciata nel suo appartamento.