Parigi: attacco a due sinagoghe. E a Casablanca aggredito il rabbino

Mondo

di Ilaria Myr

paris-palestinian-protest-e1405276742675Nello stesso giorno in cui il conflitto fra Israele e Hamas ha raggiunto livelli davvero preoccupanti, una manifestazione pro-palestinese a Parigi si è trasformata in un attacco a una sinagoga.

Le notizie più dettagliate – principalmente da siti ebraici  francesi (AlyaExpress News, Jss) – riportano come durante una manifestazione in supporto agli abitanti di Gaza centinaia di manifestanti abbiano attaccato la sinagoga della Roquette (10 arroundissement) lanciando pietre e  urlando “morte agli ebrei”. All’interno si trovavano circa duecento ebrei raccolti in preghiera per Israele, che sono letteralmente rimasti in ostaggio finché la polizia non è intervenuta con del gas contro i manifestanti e facendo uscire gli ostaggi.

Il bilancio degli scontri, seppure provvisorio, è preoccupante: 4 feriti, di cui uno grave. Ma a ferire sono anche gli urli di odio, riportati sui social media e sui siti dai testimoni presenti: “Israele assassino”, “morte agli ebrei”, “vi uccideremo tutti”, ma anche “morte agli askenaziti”, “Hitler aveva ragione”, “vi bruceremo”, “sporchi bianchi”, “la Palestina deve finire il lavoro (sottinteso, iniziato da Hitler).

timthumb.phpSolo un giorno prima, nella notte fra sabato e domenica, un’altra sinagoga, quella di Aulnay- sous Bois, è stata oggetto di un attacco incendiario con delle molotov da parte di ignoti, che ha incendiato totalmente la porta dell’edificio.

Cresce dunque fra gli ebrei francesi la preoccupazione per l’antisemitismo sempre più esibito e violento, che si è tradotto negli ultimi mesi a una crescita esponenziale delle aliyot da questo Paese.

E in un quadro del genere, le parole di oggi del presidente François Hollande “proteggeremo gli ebrei” sembrano non avere molto valore per nessuno.

 

Aggredito il Rabbino di Casablanca

La violenza e la tensione per quanto sta succedendo in Israele in questi giorni, si stanno propagando non solo in Francia, coi tristi fatti di Parigi, ma anche nel Nordafrica. A Casablanca è stato aggredito, venerdi sera, il Rabbino della comunità locale, Moshe Ohayon, per quanto “sta accadendo a Gaza” così ha cominciato ad attaccarlo il suo aggresssore. Un giovane, che secondo le fonti è stato subito identificato dalle forze dell’ordine locali, ha aspettato che il Rav si dirigesse verso la sinagoga e minacciosamente si è avvicinato a lui cominciando a colpirlo ferocemente, provocandogli diverse fratture al naso e in altre parti del corpo. Tutto questo nella totale indifferenza dei passanti che hanno ignorato la scena, facendo finta di niente. Un episodio di indubbia gravità, subito condannato dalla comunità ebraica marocchina che ha sottolineato il crescente timore da parte dei suoi membri riguardo ad un aumento dell’antisemitismo, in concomitanza con gli attacchi a Gaza. “Sta diventando davvero pericoloso vivere qui, da quando sono cominciati i disordini a Gaza stanno aumentando gli episodi di violenza antiebraica” ha sottolineato un membro della comunità ebraica locale che ha chiesto alla polizia di intensificare i controlli e la sicurezza attorno ai luoghi ebraici a Casablanca. La tensione resta molto alta anche a Fez dove un uomo è stato picchiato con un martello, lo stesso giorno, da un aggressore sconosciuto.  (Roberto Zadik)