di Paolo Castellano
Il 19 aprile centinaia di manifestanti – molti di loro agitavano la bandiera di Israele – hanno marciato per le strade di Praga per protestare contro il crescente livello di antisemitismo in Europa.
In Repubblica Ceca l’evento si ripete ogni anno ed è giunto alla dodicesima edizione. La manifestazione pubblica intitolata “A March of Good Will” si è svolta domenica 19 aprile nel centro della capitale. L’evento è stato organizzato dalla filiale ceca della International Christian Embassy Jerusalem, un gruppo sionista cristiano.
I partecipanti, molti dei quali sventolavano striscioni e slogan contro l’antisemitismo, hanno sfilato accanto ad alcuni sopravvissuti all’Olocausto e a diverse centinaia di giovani tedeschi che sono arrivati a Praga per l’occasione.
Il corteo, condotto dal ministro della Cultura Daniel Herman insieme all’ambasciatore di Israele e ad altre personalità politiche, è partito dal centro storico della città antica ed è giunto al giardino del Senato ceco.
La giornata si è conclusa presso il teatro di Praga con un concerto in cui si sono esibiti due complessi jazz israeliani.
Negli ultimi anni si è diffuso in Europa un clima di intolleranza religiosa che ha portato ad un’impennata dell’antisemitismo. Ci sono stati infatti molti episodi di attacchi violenti indirizzati alle istituzioni ebraiche. Questa emergenza sociale, che ha colpito la Francia, l’Inghilterra, il Belgio ed altri paesi europei, non sembra arrestarsi.
Anche in Italia si sono registrati di recente casi di antisemitismo. Il 21 aprile, a Roma in via Colosseo, sono apparse alcune scritte vergognose e infamanti rivolte al Rabbino Elio Toaff scomparso pochi giorni fa. Tali episodi testimoniano quanto l’odio razziale sia permeato nel territorio europeo. Una problematica sociale che gli stati prima o poi dovranno affrontare.