Il rapper norvegese Kaveh Kholardi, che ha insultato gli ebrei a un concerto

Rapper norvegese grida “ebrei di m…a!”, ma per il procuratore “è legittima critica d’Israele”

Mondo

di Nathan Greppi
Martedì 12 marzo il procuratore generale norvegese ha assolto un rapper musulmano che durante un concerto aveva gridato “ebrei di m…a!”. La scusante sarebbe che il suo non era antisemitismo, bensì una critica legittima nei confronti di Israele.

Secondo Ynetnews, tutto è iniziato nel giugno 2018, quando Kaveh Kholardi, rapper norvegese di origini iraniane, si stava esibendo in un festival ad Oslo. A un certo punto ha chiesto al pubblico se c’erano altri musulmani tra loro; alcuni risposero di si, dopodiché lui chiese se c’erano anche degli ebrei. Quando nessuno ha risposto, Kholardi ha detto: “ebrei di m…a,” salvo poi dire che era solo uno scherzo. A causa di ciò gli organizzatori dell’evento, che doveva promuovere la diversità, lo hanno querelato, anche alla luce del fatto che cinque giorni prima aveva scritto su Twitter che “i fot…i ebrei sono così corrotti.”

Sebbene Kholardi si sia difeso dicendo che le sue parole fossero state decontestualizzate, il Presidente della Comunità Ebraica di Oslo Ervin Kohn ha sporto denuncia per istigazione all’odio. Tuttavia, la polizia ha stabilito che le parole dell’artista avessero un intento satirico. Questa versione è stata appoggiata anche dal Pubblico Ministero Trude Antonsen, il quale ha affermato che le parole del rapper, sebbene fossero offensive, non costituiscono un reato.

A quel punto Kohn si è rivolto al procuratore generale Tor Aksel Busch, il quale ha rilasciato una dichiarazione sconcertante: “’Ebrei di m…a’ potrebbe essere rivolto contro gli ebrei, e tuttavia potrebbe anche essere detto per esprimere uno scontento verso le politiche dello Stato d’Israele.” In risposta, l’associazione norvegese filoisraeliana MIFF ha definito “allarmante” la decisione di Busch, aggiungendo che egli “cerca le ambiguità dove non ci sono.” Altrettanto indignato è stato Dan Poraz, Ambasciatore israeliano in Norvegia, che ha rilasciato una dichiarazione: “Ho vissuto in Norvegia negli ultimi quattro anni e non ho dubbi che la maggioranza dei norvegesi sia disgustata da queste frasi antisemite.”