di Redazione
Ai primi di novembre Marine Le Pen aveva proposto il suo partito, il Rassemblement national, alla presidenza di un gruppo di studio in fase di costituzione sull’antisemitismo e l’AIDS.
La notizia del tentativo dell’RN di presiedere il gruppo di studio sull’antisemitismo è stata però categoricamente respinta dal Crif, l’organo di rappresentanza della comunità. “Se ciò dovesse accadere, Crif e le istituzioni ebraiche non parteciperebbero mai a questa mascherata”, ha twittato Yonathan Arfi, presidente di Crif. “Sarebbe una sciocchezza inaccettabile e manipolazione”. Per Le Monde, è l’ennesimo tentativo della Le Pen di “sbarazzarsi delle accuse di antisemitismo (causate dalle dichiarazioni antisemite del padre Jean-Marie Le Pen) senza mai prenderne chiaramente le distanze”.
Yaël Braun-Pivet, presidente dell’Assemblea nazionale francese, ha offerto ulteriori chiarimenti questa settimana, sottolineando che la decisione finale sulla presidenza dei gruppi di studio sarà presa il 7 dicembre. Nel frattempo, la RN ha annunciato di aver raggiunto un accordo con Renaissance – il partito al governo del presidente Emmanuel Macron – affinché quest’ultimo presieda il gruppo antisemita.