di Nathan Greppi
Nel Regno Unito è stata recentemente lanciata una campagna per chiedere al nuovo governo di Theresa May di rendere illegale Hezbollah. Ciò è avvenuto dopo che domenica 3 Luglio, a una manifestazione anti-israeliana nota come Giorno di Al-Quds, sono state sventolate le bandiere del noto gruppo terrorista.
Il paese, così come l’Unione Europea, classifica come organizzazione terrorista solo l’ala militare di Hezbollah e la distingue dall’ala politica, nonostante tale distinzione non viene considerata dall’organizzazione stessa.
Secondo il sito European Jewish Press Kemi Badenoch, membro conservatore dell’Assemblea di Londra, ha dichiarato: “Il fatto che le bandiere di Hezbollah siano state viste sventolare in un raduno a Londra senza che la polizia intervenisse è veramente scioccante. Sventolare la bandiera di Hezbollah è illegale, sono un organizzazione terrorista che promuove l’antisemitismo,, e la polizia dovrebbe usa il proprio potere per fermare questo messaggio di odio. […] Il sindaco ha promesso un ‘approccio di tolleranza zero verso l’antisemitismo’, e io lo solleciterò a far sparire queste bandiere dalle vie di Londra”.
La Federazione Sionista e il quotidiano Jewish News hanno chiesto a Theresa May e al suo governo di fare un giro di vite per chiunque dimostri in pubblico di sostenere Hezbollah nelle strade del Regno Unito.
In risposta alla richiesta, il Sindaco di Londra Sadiq Khan si è dichiarato fiducioso verso la polizia, che dovrebbe investigare a fondo i fatti del Giorno di Al-Quds. In un intervista a Jewish News, ha dichiarato: “Capisco le preoccupazioni della Comunità Ebraica, e l’angoscia che queste bandiere causano a molti londinesi. […] Sarebbe inappropriato per me commentare un investigazione in corso, ma la polizia sa quanto io prenda sul serio questo argomento e confido che investigheranno a fondo gli eventi del 3 Luglio. […] Io continuerò a lavorare attentamente con il commissario per assicurarmi che i rapporti di questo tipo vengano presi sul serio”.
Giusto questa settimana è stata mossa un accusa a carico di due cittadini libanesi che nel 2012 avrebbero partecipato a un attentato contro un bus di turisti israeliani in Bulgaria, in cui sono rimaste uccise sei persone incluso il conducente.