di Nathan Greppi
Giovedì 21 settembre, è stato annunciato che la Repubblica Democratica del Congo (ex-Zaire, da non confondere con la Repubblica del Congo, uno Stato a parte) trasferirà la sua ambasciata in Israele da Tel Aviv a Gerusalemme, mentre Israele aprirà una nuova sede diplomatica nella capitale congolese Kinshasa.
Secondo l’EJ Press, l’annuncio è stato fatto nel corso di un incontro tra il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu e il Presidente congolese Félix Tshisekedi, parallelamente all’Assemblea Generale dell’ONU a New York dove erano entrambi presenti.
“Abbiamo avuto discussioni molto produttive con il Presidente del Congo, e abbiamo deciso che Israele aprirà un’ambasciata a Kinshasa, e il Congo sposterà la sua da Tel Aviv a Gerusalemme”, ha spiegato Netanyahu, secondo il quale questi annunci “riflettono il nostro comune desiderio di migliorare i nostri rapporti”. Altrettanto soddisfatto è Tshisekedi, secondo il quale “questi scambi segnano la nostra strada per avvicinarci a Israele sviluppando progetti insieme, nella sicurezza, nella cybersicurezza e così via”.
Già in passato Tshisekedi, salito al potere nel 2019, ha dimostrato un certo interesse nel migliorare le relazioni con Israele: l’ha fatto ad esempio nel marzo 2020, quando era ospite di una conferenza dell’AIPAC a Washington, dove ha definito lo Stato Ebraico “una fonte di ispirazione”.
Ad oggi, i paesi che hanno un’ambasciata a Gerusalemme sono cinque: USA, Guatemala, Honduras, Kosovo e Papua Nuova Guinea. Altri paesi hanno annunciato l’intenzione di aprire l’ambasciata nella capitale, tra cui il Paraguay, Sierra Leone e le Isole Fiji. Tutti gli altri paesi aventi relazioni diplomatiche con Israele mantengono le loro ambasciate a Tel Aviv e dintorni.
(Foto: Avi Ohayon/Gpo)