di Nathan Greppi
Nella Foresta di Paneriai, in Lituania, è stato recentemente trovato un tunnel usato dagli ebrei durante la Shoah. Nonostante le numerose testimonianze di coloro che l’hanno usato, ci sono voluti 71 anni di ricerche per ritrovarlo.
Secondo Ynetnews furono 100.000, di cui 70.000 di origini ebraiche, coloro che vennero massacrati e gettati in fosse comuni nella Foresta di Paneriai dai nazisti. Nel 1943 era stata formata un unità speciale nazista con il compito di insabbiare le prove, questo incarico venne affidato a un gruppo di 80 prigionieri provenienti dal Campo di Concentramento di Stutthof.
Durante la notte i prigionieri venivano tenuti in una grande fossa dove precedentemente venivano gettati gli ebrei di Vilnius. Durante il giorno dovevano scavare per allargare le fosse comuni, ammassare i cadaveri sopra dei ceppi, coprirli di benzina e bruciarli.
Alcuni dei lavoratori riuscirono a compiere un audace fuga scavando un tunnel dalla fossa in cui erano imprigionati di notte. Per tre mesi scavarono un tunnel di 35 iarde (31-32 metri circa) usando solo cucchiai e le loro mani. Infine, nella notte del 15 Aprile 1944, tentarono la fuga. Tagliarono i ceppi a cui erano legati con delle lamette, e 40 di loro iniziarono a strisciare nello stretto tunnel.
Sfortunatamente vennero rapidamente scoperti dalle guardie e molti di loro furono fucilati. Solo in 15 riuscirono a oltrepassare la recinzione e a fuggire nella foresta. In seguito 11 di loro si unirono alla resistenza e sopravvissero alla guerra.
Per molti decenni l’esatta ubicazione del tunnel è rimasta incerta. Oggi è stato ritrovato grazie alla cooperazione del Dott. Jon Seligman dell’Autorità Israeliana per le Antichità e del Prof. Richard Freund dell’Università di Hartford. È stato localizzato grazie a una tecnica nota come Tomografia di resistività elettrica, usata per trovare miniere e giacimenti petroliferi.
Il Dott.Seligman ha dichiarato che “essendo un israeliano la cui famiglia proviene dalla Lituania, sono scoppiato in lacrime per la scoperta del Tunnel di Paneriai. Questa scoperta testimonia la vittoria della speranza contro la disperazione. L’esposizione del tunnel ci permette di mostrare non solo gli orrori dell’Olocausto, ma anche il desiderio di vivere”.
Anche il Ministro Israeliano della Cultura Miri Regev ha rilasciato una dichiarazione al riguardo: “Mi congratulo con l’Autorità Israeliana delle Antichità per la sua partecipazione in questo impegno internazionale affinché la storia divenisse realtà. L’eccitante e importante scoperta del tunnel di fuga dei prigionieri di Paneriai è una prova in più per contrastare le bugie dei negazionisti. Il successo delle tecnologie moderne, che hanno permesso al Popolo Ebraico di rivelare un’altra eroica storia che i nazisti hanno tentato di nascondere, porterà beneficio a tutta l’umanità”.