Sei studenti ebrei denunciano Harvard per antisemitismo

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di David Fiorentini
L’università di Harvard è stata citata in giudizio da sei studenti ebrei per accuse di discriminazione di matrice antisemita, in particolare per l’applicazione parziale e arbitraria delle sue politiche antidiscriminatorie, ignorando le richieste di protezione e supporto presentate dagli studenti ebrei.

La denuncia di quasi 80 pagine, presentata presso il Tribunale distrettuale degli Stati Uniti a Boston, afferma che la “indifferenza deliberata” di Harvard favorisca l’antisemitismo, contravvenendo al Titolo VI del Civil Rights Act del 1964, il quale proibisce la discriminazione sulla base di razza, colore o origine nazionale da parte delle istituzioni che ricevono finanziamenti federali.

Kestenbaum, uno dei querelanti, in un’intervista al The Crimson, ha affermato che “sebbene l’antisemitismo a Harvard non sia iniziato il 7 ottobre”, dopo l’attacco di Hamas del 7 ottobre, è “schizzato alle stelle”, non lasciando altra via d’azione se non quella legale.

Negli scorsi mesi, il noto ateneo americano ha dato spazio a numerose iniziative controverse e a volte anche violente che hanno portato all’esasperazione gli studenti di fede ebraica, costantemente tormentati per la loro vicinanza a Israele. Diversi gruppi studenteschi, tra cui Harvard BDS, Harvard Out of Occupied Palestine, la Harvard Islamic Society e l’Harvard Undergraduate Palestine Solidarity Committee, hanno diramato dichiarazioni molto problematiche, tra cui la più grave di aver definito Israele “interamente responsabile degli attacchi del 7 ottobre”.

La denuncia richiede anche che l’università rifiuti e/o restituisca le donazioni “condizionate all’assunzione o promozione di professori che sostengono l’antisemitismo o all’inclusione di corsi o programmi di studio antisemiti”.

In tale contesto, si collocano anche le recenti dimissioni della rettrice Gay, finita nell’occhio del ciclone durante un’udienza congressuale a Washington DC, dopo aver affermato che la condanna di episodi di antisemitismo “dipende dal contesto”. Ufficialmente l’allontanamento di Gay è dovuto a delle accuse concomitanti di plagio, tuttavia, il profilo della leadership universitaria è un ulteriore riflesso della criticità della situazione in campus.