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L’antisemitismo dilaga su Instagram e TikTok. Lo dice la ricerca di Hope Not Hate

Mondo

 di Paolo Castellano

Il 13 ottobre l’associazione britannica Hope Not Hate che organizza campagne contro l’odio ha rilasciato il risultati di una ricerca sui contenuti antisemiti in Rete. Secondo il documento, le frasi più violente ed estreme trovano spazio sui social Telegram, Parler e 4chan.

Gli stereotipi antisemiti più diffusi sono quelli incentrati sui temi della cospirazione, che hanno raggiunto l’apice con lo scoppio della pandemia Covid-19. Infatti, nella sezione “cospirazioni” di Reddit si sono moltiplicate le narrazioni antisemite e il canale è cresciuto di 500mila utenti tra febbraio e novembre 2020.

La ricerca di Hope Not Hate, intitolata Digital Age: Online Anti-Semitic Hate, Holocaust Denial, Conspiracy Ideologies and Terrorism in Europe, ha scoperto che gli antisemiti più attivi utilizzano sia piattaforme di nicchia come Parler e 4chan, ma anche app di successo come Telegram.

Gli attivisti britannici contro l’odio denunciano il pericolo di esporre i giovanissimi utenti dei social network a contenuti antisemiti che nella vita reale avrebbero difficilmente incontrato.  Persino su  i social Instagram e TikTok sono stati scoperti hashtag e contenuti di matrice antisemita.

In base al report, ci sono milioni di hashtag legati a teorie del complotto su Instagram e TikTok. Su quest’ultima piattaforma alcuni hashtag antisemiti sono stati visualizzati più di 25 milioni di volte in sei mesi.

«Mentre le società dei social media hanno dichiarato di lottare contro l’antisemitismo, una nuova generazione di utenti social è stata introdotta a idee antisemite che difficilmente avrebbero incontrato altrove», ha dichiarato il curatore della ricerca di Hope Not Hate Joe Mulhall a Sky News

«La realtà è che la mancanza di provvedimenti da parte delle piattaforme tecnologiche ha introdotto le persone all’incitamento all’odio, ed ora ha creato degli spazio online in cui l’antisemitismo può prosperare con effetti tragici e duraturi, esponendo le comunità ebraiche al rischio terrorismo».

Dopo la pubblicazione della ricerca, sono arrivati alcuni commenti da parte delle società citate nel documento di Hope Not Hate.

Per esempio, un portavoce di Facebook ha dichiarato che “l’antisemitismo è completamente inaccettabile e non è permesso nemmeno su Instagram”.

Mentre il social cinese TikTok ha rilasciato un messaggio in cui ha affermato ci “lavorare assiduamente per combattere l’odio, rimuovendo in modo proattivo account contenuti che violano le policy e non rispettano le linee guida della community”.

«Continueremo a implementare i nostri strumenti per combattere i contenuti antisemiti e accoglieremo con favore l’opportunità di lavorare con Hope Not Hate, come già facciamo con molti altri in tutto il mondo, per comprendere le tendenze in evoluzione e aiutarci a valutare e migliorare regolarmente le nostre politiche e i processi di applicazione», ha sottolineato TikTok.