di Davide Foa
Era la notte tra il 9 e il 10 novembre 1938, era la Notte dei cristalli, quando in Germania, Austria e Cecoslovacchia gli ebrei furono colpiti da una devastante ondata di violenza: negozi e sinagoghe distrutte, ebrei uccisi e altri deportati. Fu certamente l’episodio anticipatore della Shoah.
Anche Umea, città nel Nord della Svezia, ha deciso di ricordare quella notte a distanza di settantasette anni con un raduno promosso da Jan Hagglund, leader del partito di sinistra per i lavoratori.
Tutto bene fin qui, se non fosse che l’organizzatore ha deciso di non invitare la comunità ebraica di Umea, a suo dire per “questioni di sicurezza”.
“Negli anni precedenti abbiamo avuto un sacco di bandiere palestinesi ai raduni, addirittura in un’ occasione la bandiera israeliana è stata equiparata ad uno svastica”, spiega Hagglund.
Da qui la scelta di risolvere il tutto non invitando la comunità ebraica, di modo che gli ebrei di Umea non si sentissero “a disagio in una situazione del genere”.
Ma la signora Karin Sjoberg, presidente della comunità ebraica di Umea, non crede alla versione di Hagglund; la sicurezza non è, a suo dire, la ragione dell’esclusione. “Il vero motivo- sostiene Sjoberg- è che lui (Hagglund) ha voluto che l’evento si concentrasse sui rifugiati musulmani e non del tutto sull’Olocausto o sugli ebrei.”
La stessa Sjoberg è venuta a conoscenza della manifestazione per caso, quando, come si legge su Ynet, un esponente politico, invitato all’evento, l’ha contattata chiedendole di parlare.
Per quanto paradossale, il partito di estrema destra concorda con la visione della comunità ebraica; la destra svedese ha infatti rifiutato l’invito di Hagglund, ritenendo che la manifestazione fosse indirizzata verso la causa dei rifugiati, e non in ricordo della notte dei cristalli.
Scagliandosi contro gli organizzatori, la Sjoberg ha dichiarato: “stanno ignorando la memoria dell’Olocausto e gli eventi della Notte dei cristalli”. Nel frattempo, la comunità ebraica di Umea ha deciso di organizzare un evento alternativo, questo sì, in ricordo della Notte dei cristalli.