Svizzera: nasce il nuovo Centro di Judaica Goren Monti Ferrari

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di Comunicazione USI

Promuovere lo studio e la conoscenza della cultura ebraica finanziando ricerche, programmi e attività in ambito accademico. Questo l’obiettivo del nuovo Centro di Judaica promosso e sostenuto dalla Fondazione Goren Monti Ferrari in collaborazione con l’Università della Svizzera italiana e la Facoltà di Teologia di Lugano. La firma della convenzione per la creazione del Centro è avvenuta mercoledì 27 gennaio 2021, in concomitanza con il Giorno della Memoria, presso il Campus Ovest dell’USI alla presenza del Prof. Boas Erez, Rettore dell’USI, del Prof. René Roux, Rettore della Facoltà di Teologia di Lugano, e di Micaela Goren Monti, Presidente Goren Monti Ferrari Foundation.

La storia, la religione e la cultura ebraica hanno avuto un ruolo di grande rilievo nella formazione e nello sviluppo del pensiero moderno e ancora oggi, alla luce degli equilibri e delle trasformazioni sociali in atto nel bacino del Mediterraneo, resta viva la necessità di sviluppare le conoscenze relative ai grandi soggetti culturali presenti in quest’area geografica. Queste le premesse che hanno spinto la Goren Monti Ferrari Foundation a voler promuovere lo studio e la conoscenza della cultura ebraica attraverso finanziamenti di ricerche, corsi, seminari e programmi istituiti all’interno del panorama accademico dell’Università della Svizzera italiana e della Facoltà di Teologia di Lugano.

L’importante collaborazione tra la Fondazione, l’USI e la FTL ha portato alla sottoscrizione di una convenzione per la realizzazione del nuovo Centro di Judaica Goren Monti Ferrari, che ha l’obiettivo di favorire lo svolgimento di attività di ricerca e di didattica in relazione alla cultura ebraica con un’attenzione particolare al rapporto con il territorio del Canton Ticino. In particolare la Fondazione intende promuovere il progetto A bridge for peace in the Mediterranean Area – in linea con l’importante progetto MEM Freethinking Platform dell’USI, consolidare il dialogo tra università e territorio così come la rete nazionale e internazionale sul tema.

Le attività del nuovo Centro di Judaica GMF, con sede all’interno dell’USI sul Campus Lugano, avranno il vantaggio di inserirsi nella rete degli altri centri di simili intenti che già esistono nella Confederazione e sviluppare forti legami con i centri che la fondazione ha creato in Israele (Ben Gurion University del Negev e Tel Aviv University), negli Stati Uniti (New York University) e con l’Institute of Jewish Studies della Freie Universität Berlin, diretto dal prof. Giulio Busi, delegato della Fondazione.

Secondo Micaela Goren Monti, presidente della Fondazione, “l’istituzione del Centro sarà anche l’occasione per sviluppare un ulteriore filone storico-sociologico, legato a diaspora, memoria, cittadinanza al fine di fornire un contributo fondamentale alla costruzione di un tessuto sociale e organizzativo capace di vivere la diversità all’interno di un quadro di principi e valori condivisi, senza tuttavia cancellare le radici della propria identità”.

Per il Professor Boas Erez, Rettore dell’USI, “il progetto permette di strutturare realtà già presenti sul territorio sotto forma di iniziative che ora, grazie alla convenzione, si inseriscono in un quadro di riferimento promettente”.

In qualità di rappresentanti per USI e FTL seguiranno il progetto Giacomo Jori, Professore straordinario di Letteratura italiana dell’USI e vicedirettore della «Rivista di Storia e Letteratura Religiosa», e Marcello Fidanzio, Professore straordinario alla Facoltà di Teologia di Lugano, direttore dell’Istituto di Cultura e Archeologia delle terre Bibliche FTL.

Per Giacomo Jori il nuovo Centro di Judaica Goren Monti Ferrari “intensifica il legame fra le istituzioni accademiche del territorio e la Fondazione, che dal 2016 sostiene corsi universitari di archeologia, filosofia, diritto, storia biblica, cultura ebraica. La firma per la convenzione avviene nel Giorno della Memoria 2021, in sintonia con il proposito della GMFF: Progettare il futuro per non dimenticare il passato. Nei 25 anni dell’USI il Centro di Judaica si inserisce in una serie di importanti occasioni di consolidamento culturale e scientifico dell’Ateneo, dall’acquisizione della Biblioteca del grande studioso Carlo Dionisotti all’istituzione della Middle East Mediterranean (MEM) Freethinking Platform”.

“Il Centro di Judaica offre una risorsa preziosa per la FTL e l’USI”, sottolinea Marcello Fidanzio ricordando che “grazie alla rete di centri studi Goren presenti in diverse università nel mondo il Centro di studi Judaica di Lugano nasce con relazioni privilegiate. La creazione del Centro rappresenta un passo importante per l’attività accademica in Ticino che è giovane, dinamica e anche grazie ad esso continuerà a crescere”.

 

Nella foto in alto, da destra: Boas Erez, Micaela Goren Monti, René Roux