di Ilaria Ramazzotti
Duemila e 300 giovani atleti di quarantadue Paesi diversi hanno partecipato alle Maccabiadi 2019, svoltesi a Budapest dal 31 luglio al 7 agosto. I giochi di quest’anno hanno offerto una ventina di specialità sportive, tra cui nuoto, scacchi, scherma, calcio e boxe.
Le delegazioni più numerose sono giunte in Ungheria da Israele, Stati Uniti, Francia, Sudafrica e Germania. Tra le delegazioni più piccole, con meno di dieci atleti, c’era quella della Macedonia del Nord, dove i nazisti uccisero più del 98 percento della comunità ebraica, il più alto tasso di mortalità ovunque. Andorra ha inviato due atleti, così come la Polonia.
Tra il pubblico c’erano il presidente ungherese Janos Ader, il ministro israeliano per l’assorbimento degli immigrati Yoav Galant e il presidente del WJC, World Jewish Congress, Ronald Lauder.
Motti Tichauer, presidente della European Maccabi Confederation, nel suo discorso inaugurale ha citato due fra principali minacce per gli ebrei europei. All’estrema destra, ha precisato: “Le nostre società non hanno spazio per il fascismo e il razzismo”, mentre sull’estremismo islamista ha detto: “Chiunque venga nel nostro continente deve rispettare i nostri valori”.
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