di Paolo Castellano
Un altro attacco antisemita si è verificato in Europa, precisamente in Ucraina, durante la notte di martedì 20 dicembre quando la tomba del rabbino Nachman di Breslov è stata deturpata con una testa di maiale mozzata e infradiciata con una secchiata di finto sangue. Inoltre alcuni fedeli ebrei, che si trovavano nei paraggi, sono stati intossicati con dei lacrimogeni.
Come riporta Ynetnews, gli artefici dell’atto vandalico e dell’aggressione sono entrati nel complesso cimiteriale di Rav Nachman, influente leader chassidico del XVIII secolo fautore degli insegnamenti mistici dell’ebraismo, e hanno urlato delle ingiurie antisemite prima di scagliare una testa di maiale (sulla quale era stata incisa una svastica) nella stanza in cui si era riunito un gruppo di fedeli.
Da mercoledì mattina, nessuno è ancora stato arrestato per l’attacco ma coloro che durante l’incidente stavano pregando sul posto hanno dichiarato di aver avuto molta fortuna a non essere stati aggrediti fisicamente: «Siamo stati salvati dalla gratitudine divina», ha detto uno dei testimoni.
L’incidente si è verificato intorno alle 14.00 nel grande edificio in cui è presente la tomba, quando un gruppo di neo-nazisti con il capo rasato è entrato nel palazzo e ha incominciato ad urlare improperi e volgarità antisemite in lingua russa verso i fedeli ebrei, che hanno documentato la scena con delle immagini scattate con i loro smartphone.
Dopo il lancio della testa dell’animale nella stanza, il gruppo ha incominciato a gettare del sangue finto addosso ai credenti prima di scappare in tutta fretta. La polizia è stata chiamata pochi minuti dopo la fuga degli estremisti antisemiti.
«È stato così spaventoso», ha detto uno dei lavoratori dipendenti dell’edificio. «Abbiamo già subito degli incidenti antisemiti ma questa volta si è oltrepassato ogni limite e noi tutti siamo in uno stato di shock. Abbiamo incominciato a pulire la stanza ma nel frattempo nessuno è stato ancora arrestato».
In un’intervista con Ynet, il manager dell’area, Rav Elhadad, ha rievocato i dettagli dell’agghiacciante incidente: «Un gruppo di nazisti è venuto in questo luogo. Uno di loro è entrato e ha perlustrato l’edificio. Noi abbiamo pensato che l’intruso volesse pregare poiché alcune volte capita che degli stranieri vengano qui a pregare», egli ha detto. «Dopo circa un minuto, due di loro hanno incominciato ad imbrattare i credenti con della vernice finta e poi hanno gettato dei fumogeni».