di Nathan Greppi
Cinque anni fa, il giornalista Michael Fishbane ha scritto un’ articolo su Tablet Magazine sull’incredibile storia degli ebrei Abayudaya dell’Uganda orientale, seguendo il tentativo di Rav Gershom Sizomu Wambedde, leader spirituale della comunità, di entrare in parlamento, senza successo. Durante il periodo della campagna, Fishbane ha ricostruito la storia degli Abayudaya: dalla nascita della comunità attraverso le conversioni ai primi del ‘900, alla loro persecuzione sotto la dittatura di Idi Amin, alla loro attuale lotta per il riconoscimento e l’integrazione all’interno dl mondo ebraico. Sul suo articolo scrisse così:
L’affiliazione religiosa degli Abayudaya ebbe inizio con lo straordinario leader, cacciatore di elefanti e agente coloniale Semei Kakungulu che, a seconda delle fonti, tra il 1917 e il 1920 decise di rifiutare tutte le forme di religione biblica che gli vennero introdotte da missionari inglesi protestanti e francesi cattolici per attuare una sua interpretazione testuale dei cinque libri della Torah, il che lo ha reso (assieme ai suoi seguaci e ai loro discendenti) molto vicino all’ebraismo.
Kakungulu raccolse seguaci e fece figli, che incontrarono degli ebrei bianchi che aiutarono gli Abayudaya a essere universalmente accettati come ebrei. Gli emissari portarono sostegno spirituale, economico e materiale dall’estero e pagarono un viaggio in America per Sizomu Wambedde, nipote di uno dei primi seguaci di Kakungulu, in modo che potesse studiare per diventare rabbino, incontrare il presidente degli Stati Uniti e correre per il parlamento Ugandese.
Nel 2011, spiega Fishbane, Sizomu si batté contro “un avversario musulmano, in un distretto prevalentemente musulmano in un paese per l’85% cristiano” con un budget fornito per più dell’80% da sostenitori come Diane Tobin, direttore dell’organizzazione ebraica di San Francisco Be’chol Lashon (“in ogni lingua” in ebraico), che nei primi anni ‘2000 ha permesso a Sizomu di viaggiare negli Stati Uniti per studiare alla Ziegler School of Rabbinic Studies a Los Angeles.
Nonostante la sconfitta in politica Sizomu, nominato rabbino a tutti gli effetti nel 2008, non si è mai arreso. Due mesi fa, secondo la giornalista del Tablet Jordana Narin, “egli ha superato altri sette candidati per vincere un seggio fortemente conteso che rappresenta il Distretto di Bungokho Nord, vicino al confine keniota”.
E ora, con una cerimonia che si terrà il mese prossimo, ci sono altre buone notizie per Sizomu e la sua comunità: l’Agenzia Ebraica ha ufficialmente accettato gli ebrei Abayudaya dell’Uganda riconoscendoli come ebrei a tutti gli effetti, come riportato Martedì 12 Aprile su Haaretz:
In una lettera a Rav Andrew Sacks, direttore dell’Assemblea Rabbinica del Movimento Conservatore in Israele, l’Agenzia Ebraica ha dichiarato di aver riconosciuto la comunità come ebraica dal 2009 e ha riconosciuto anche l’autorità di Rav Gershom Sizomu. Tale riconoscimento significa che gli ebrei ugandesi sono autorizzati a emigrare in Israele attraverso la Legge del Ritorno.
Questa è un’ottima notizia per gli ebrei ugandesi, che in passato hanno avuto difficoltà a ottenere dei visti per andare a studiare in Israele. Questo riconoscimento ufficiale comporta tuttavia una serie di quesiti,dal momento che gli Abayudaya sono comunque una comunità di convertiti. (nel 2002, molti Abayudaya si sono convertiti con l’aiuto di cinque rabbini del Movimento Conservatore, un processo tuttora in corso).
Anche su questo si è scritto su Haaretz:
Per molti anni, le richieste di studiare o emigrare in Israele da parte della comunità Abayudaya sono state respinte poiché il loro status come comunità veniva messo in discussione.
Il Ministero degli Interni, l’autorità competente per approvare richieste di immigrazione e altri visti, si affida tradizionalmente a decisioni e raccomandazioni dell’Agenzia Ebraica quando lo status di una comunità è incerto.
Dal momento che molti dei membri della comunità Abayudaya si sono convertiti prima del 2009, non è chiaro se e come la raccomandazione dell’Agenzia Ebraica verrà applicata.
“Sono ancora intenzionato a portare qui un gruppo di studenti a Giugno, e spero che succederà” ha detto Rav Sacks.