di Roberto Zadik
L’Ungheria da troppo tempo sta vivendo in un incubo di razzismo, xenofobia e intolleranza. Sostenitore di queste idee che stanno prendendo sempre più piede nel Paese, il controverso premier Viktor Orban che con il suo partito Fidesz (Unione Civica Ungherese) ha vinto per la terza volta le elezioni nazionali. Acerrimo nemico e strenuo oppositore del rivale George Soros, magnate della finanza ebreo ungherese sopravvissuto alla Shoah, che propone una politica liberale e aperta all’immigrazione, Orban invece non perde occasione, per deriderlo e contrastarne politica e idee.
La preoccupazione della comunità ebraica
Ma in questo caso, secondo la Comunità ebraica locale, si va ben oltre il semplice dissenso politico e la schermaglia elettorale. Infatti, stando a quanto riportato da Jewish Chronicles, i leader comunitari ebraici ungheresi sarebbero molto preoccupati di questo rancore di Orban contro il filantropo, e Andreas Heisler della Federazione delle Comunità ebraiche del Paese avrebbe definito questa situazione “un brutto sogno”. L’ennesimo trionfo elettorale di questo sinistro personaggio sembra allarmare non solo il mondo ebraico ma le minoranze presenti sul territorio e sempre secondo JC erano stati i governi liberali a favorire la rinascita ebraica in Ungheria e nell’Est Europa e non questi partiti nazionalisti e populisti. Il sito Times of Israel si concentra sul linguaggio antisemita usato da Orban nella sua campagna anti-Soros e ha rivelato che Orban in un suo discorso avrebbe attaccato gli ebrei usando toni decisamente aspri. “Non credono nel lavoro ma speculano coi soldi, non hanno una patria e si illudono che il mondo sia loro” avrebbe detto riferendosi alla minoranza ebraica.
Le congratulazioni a Orban da Israele ed Europa
Fra le reazioni alla vittoria di questo discutibile leader c’è però anche chi, al di fuori dai confini magiari, dall’Europa a Israele, si congratula per questo suo successo politico. Il sito www.jns.org (Jewish News Sindicate) ha reso noto che l’associazione Ebraica Europea con sede a Bruxelles si è congratulata con Orban per il risultato tanto che il suo fondatore, il Rabbino Menachem Margolin, gli ha mandato una lettera invitandolo a “continuare a difendere gli ebrei ungheresi sotto il suo nuovo incarico e di proteggere gli interessi di Israele come è accaduto per il riconoscimento di Gerusalemme capitale in cui si è rivelato strenuo difensore di questa decisione contro un vento europeo decisamente contrario”. Nel frattempo il sito ha reso noto che lunedì scorso il Primo Ministro Netanyahu si è complimentato col leader ungherese e lo ha invitato a visitare Israele, ringraziandolo per il suo sostegno sui forum internazionali. Difatti, l’Ungheria è stata fra i 35 Paesi che ha rifiutato di condannare il Presidente Trump sul riconoscimento di Gerusalemme come capitale israeliana.
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