il ministro degli esteri ungherese

L’Ungheria l’unico paese europeo alla cerimonia per gli accordi di pace di Israele

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di Paolo Castellano
Il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha organizzato una cerimonia alla Casa Bianca per la firma degli accordi di pace tra Israele, Emirati Arabi Uniti e Bahrein. All’evento sono stati invitati anche i leader europei. Per ora solo l’Ungheria ha confermato la presenza tramite il proprio ministro degli Esteri Peter Szijjarto. La conferma è stata resa nota il 14 settembre.

Come riporta il Jerusalem Post, Szijjarto sarà dunque l’unico ministro europeo a partecipare alla cerimonia del 15 settembre all’interno della Casa Bianca, a Washington. «Su invito del Presidente degli Stati Uniti Donald Trump, in qualità di unico ministro dell’Unione Europea, parteciperà anche il ministro degli Esteri Peter Szijjarto», ha dichiarato il portavoce Mate Paczolay all’agenzia stampa ungherese MTI.

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I principali paesi europei, come Francia e Regno Unito, hanno accolto favorevolmente la normalizzazione dei rapporti diplomatici tra Israele e i due Stati arabi. Sulla stessa posizione anche il Consiglio europeo che il 12 settembre ha diramato un comunicato stampa in cui ha apprezzato il riavvicinamento diplomatico tra i tre paesi del Medioriente.

Peter Stano, portavoce del commissario degli Affari esteri dell’Unione Europea, ha scritto che “l’UE riconosce il ruolo svolto dagli Stati Uniti e ritiene che questi sviluppi rappresentino un contributo positivo alla pace e alla stabilità in Medioriente”.

L’Europa  ha inoltre ribadito la propria posizione sulla questione israelo-palestinese: «L’UE ricorda la sua dichiarazione del 15 agosto 2020 e la sua posizione di lunga data secondo cui una soluzione globale del conflitto arabo-israeliano richiede un approccio inclusivo regionale e l’impegno di entrambe le parti».

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Questa dichiarazione s’inserisce nel dibattito tra il governo di Benjamin Netanyahu e i rappresentanti europei riguardo l’annessione dei territori contesi in Cisgiordania. «L’UE resta pronta a sostenere israeliani e palestinesi negli sforzi per riprendere negoziati significativi su tutte le questioni relative allo status finale per raggiungere una pace giusta e duratura».