di Nathan Greppi
L’Università del Lancashire Centrale, nel Regno Unito, ha recentemente vietato lo svolgersi nel proprio campus della Settimana dell’Apartheid Israeliano, molto diffusa nelle università anglosassoni.
Secondo il Jewish Chronicle, l’evento era stato organizzato dal gruppo studentesco Friends of Palestine, che intendeva promuovere i boicottaggi contro Israele, e prevedeva vari incontri con accademici e attivisti filo-palestinesi tra cui il giornalista Ben White, che in diversi articoli per Al Jazeera ha descritto Israele come uno stato razzista e totalitario.
Tuttavia, un portavoce dell’università ha dichiarato che il dibattito “minimizzare preconcetti sulla Palestina” contravviene la definizione di antisemitismo recentemente adottata dal governo britannico. Secondo tale definizione, l’antisemitismo include “negare al Popolo Ebraico il diritto all’autodeterminazione […] e fare analogie tra le politiche di Israele e quelle naziste.”
Il portavoce, a nome dell’università, ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Il governo britannico ha formalmente adottato la nuova definizione dell’International Holocaust Remembrance Alliance di ciò che costituisce l’antisemitismo. Noi crediamo che le discussioni proposte contravvengono la nuova definizione e pertanto infrange il protocollo universitario per questo tipo di eventi, dove è richiesta la presenza di una posizione bilanciata o di un gruppo di oratori che rappresentino tutte le parti in causa.” Dopodichè ha aggiunto: “In questo istante le nostre procedure hanno concluso che l’evento proposto non sarebbe legale e perciò non procederà come pianificato.”
Il dibattito avrebbe dovuto svolgersi come parte di una settimana in cui si sarebbbero svolte attività anti-israeliane in tutte le università del paese.
Il gruppo North West Friends of Israel ha elogiato la decisione di cancellare l’evento. Il co-presidente Raphi Bloom ha detto che “varie università in tutto il Regno Unito hanno adottato la definizione di antisemitismo del governo e hanno il dovere di proteggere gli studenti e il personale ebrei per assicurarsi che non subiscano abusi o intimidazioni nei campus”.
