di Redazione
È salito a 11 morti e 4 feriti il bilancio dell’attentato avvenuto la mattina di sabato 27 ottobre nella sinagoga Tree of Life*Or L’Simcha di Pittsburgh, in Pennsylvania, dove un uomo armato ha aperto il fuoco. L’assalitore, un uomo bianco con la barba, di 46 anni – identificato come Robert Bowers, un estremista di destra molto attivo sui social, poi fermato dalla polizia dopo essere stato ferito – ha sparato contro gli agenti quando sono arrivati, costringendoli a ripararsi dietro le loro automobili. La polizia ha ordinato agli abitanti del quartiere di restare in casa. Le forze dell’ordine hanno riferito di aver ricevuto molte richieste di aiuto da persone barricate all’interno. La sinagoga era piena di fedeli per il servizio religioso del sabato.
L’uomo ha urlato insulti e ingiurie antisemiti: «Tutti questi ebrei devono morire», avrebbe detto.
La reazione di Trump
«Seguo gli eventi in corso a Pittsburgh, in Pennsylvania. Le forze dell’ordine sono sul posto. Le persone nella zona di Squirrell Hill dovrebbero restare al coperto, sembra che ci siano diverse vittime, attenzione all’uomo armato. Dio vi benedica tutti!». Così il presidente americano, Donald Trump, ha scritto su Twitter, riferendosi all’emergenza.
Watching the events unfolding in Pittsburgh, Pennsylvania. Law enforcement on the scene. People in Squirrel Hill area should remain sheltered. Looks like multiple fatalities. Beware of active shooter. God Bless All!
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) October 27, 2018
«La violenza deve fermarsi», ha fatto eco la First Lady Melania Trump: «Che Dio benedica, guidi e unisca gli Stati Uniti». Ai giornalisti, come riporta la Cnn, il presidente ha dichiarato: “Questo ha poco a che fare con le leggi sulle armi”, ha detto Trump quando gli è stata posta una domanda sulla libertà di possesso di armi. “Se avessero avuto protezione all’interno, il risultato sarebbe stato molto migliore”. Inoltre ha suggerito che i luoghi santi potrebbero voler prendere in considerazione la protezione armata.
La condanna della CEM
La Comunità ebraica di Milano condanna fermamente il vile attentato ai fedeli in preghiera durante lo Shabbat ed è vicina alle famiglie e alla Comunità ebraica di Pittsburgh.
Si unisce al cordoglio anche l’Anpi provinciale di Milano. “L’attentato antisemita, ad opera di un suprematista bianco, avvenuto a Pittsburgh, in Sinagoga di Shabbat, è orribile e desta in tutti noi profondo sgomento, angoscia e forte preoccupazione – scrive il presidente Roberto Cenati in una nota -. L’antisemitismo è una realtà che negli Stati Uniti esisteva anche prima, ma rimaneva nascosta. Ora invece il clima sta cambiando. Ci sono persone a cui si mette in testa che le ideologie razziste siano ancora oggi la risposta alle problematiche attuali, scaricando sugli ebrei, su chi fugge dalle guerre e da situazioni distastrose, la responsabilità della crisi della società contemporanea: è la ricorrente teoria del capro espiatorio. La discriminazione razziale e l’odio per lo straniero così come la purezza etnica sono risposte tragicamente già date nel secolo appena trascorso”.
“A 73 anni dalla sconfitta del nazifascismo e a 80 anni dalla emanazione delle famigerate leggi antiebraiche fasciste – continua Cenati – assistiamo ad un pericoloso rifiorire di movimenti xenofobi e razzisti, al ripresentarsi di termini come quello di “razza” che pensavamo fossero definitivamente scomparsi. L’antisemitismo è vivo e vegeto in Europa e si manifesta con frequenza sempre più preoccupante anche nel nostro Paese. Non accadeva nulla di simile, con tale intensità, dalla sconfitta del nazismo. L’antidoto più efficace contro il virus del razzismo, della xenofobia, dell’antisemitismo è costituito dalla Memoria e dalla cultura, legate alla conoscenza storica. Alle Comunità Ebraiche così duramente colpite esprimiamo tutta la nostra solidarietà e vicinanza”.