Ebrei americani a una manifestazione per la Palestina

USA: crolla il sostegno a Israele degli ebrei americani

Mondo

di Nathan Greppi
Gli ebrei americani sarebbero sempre meno vicini a Israele, e soprattutto tra i giovani starebbero aumentando quelli convinti che lo Stato Ebraico sia razzista verso i palestinesi: questi sarebbero i risultati di un sondaggio commissionato dalla Jewish Democratic Council of America, organizzazione ebraica di sinistra.

Secondo il Jerusalem Post, il report dell’organizzazione avrebbe semi-nascosto i dati più sensibili, concentrandosi su quelli relativi alle loro opinioni su Joe Biden (il 76% degli elettori ebrei ha votato per lui nel 2020, e il 74% di loro approva il suo approccio nei confronti d’Israele): stando al sondaggio, il 28% è convinto che in Israele vi sia un regime di apartheid, e questa percentuale salirebbe al 38% tra quelli che hanno meno di 40 anni di età; inoltre, il 23% degli ebrei americani (e il 33% degli under 40) pensa che Israele stia commettendo un genocidio nei confronti dei palestinesi. Infine, un quinto del totale penserebbe che Israele non ha il diritto di esistere.

L’analisi del Jerusalem Post sostiene che, se questi dati corrispondessero al vero, ciò vada attribuito a due fattori: il condizionamento ideologico dell’estrema sinistra sulle giovani generazioni, specialmente nei campus universitari, e il fallimento delle comunità nel costruire un’alternativa valida nel modo di comunicare e spiegare la realtà.

Un altro problema è che, proprio perché Israele è sempre più visto come un tema divisivo per gli ebrei americani, quando un’organizzazione organizza una manifestazione a suo favore le altre la boicottano. È successo domenica 11 luglio, quando a Washington si tenne la manifestazione No Fear: A Rally In Solidarity With The Jewish People, per denunciare l’aumento di attacchi antisemiti durante i fatti di Gaza a maggio. Alla manifestazione, organizzata tra gli altri da Elisha Wiesel, figlio dello scrittore e superstite della Shoah Elie Wiesel, hanno deciso di non prendere parte associazioni ebraiche progressiste come Americans for Peace Now e J Street, accusandola di essere troppo schierata.

Il risultato è stata la partecipazione di solo 2.000-3.000 persone: per fare un confronto, alla manifestazione tenutasi nello stesso luogo nel 1987 in solidarietà con le condizioni degli ebrei in Unione Sovietica vi erano 250.000 persone; mentre nel 2002 furono 100.000 i manifestanti che, durante la Seconda Intifada, andarono ad esprimere il loro sostegno a Israele.