di Roberto Zadik
Intrattenimento kasher, in linea coi dettami religiosi dove rilassarsi e divertirsi sempre, però, nel rispetto della Torah e di una certa etica ebraica negli intervalli fra le partite di rugby o di baseball. I cosiddetti “Super Bowl” americani dove star della musica pop come Janet Jackson o Kate Perry danzano provocanti sorridendo maliziosamente mentre cantano le loro canzoni prima dell’inzio del secondo tempo.
Ebbene esiste un’alternativa religiosa a questo? Sembra proprio di sì. Infatti il sito israeliano Times of Israel rivela che questo in America succede dal lontano 1983. Più precisamente, nel New Jersey, il Rabbino Nahum Segal, figlio di Rav Zev ha sperimentato una “ risposta ebraica” e religiosa ai soliti spettacoli, conducendo il programma “Momenti ebraici mattutini” trasmesso sull’emittente WFMU 91.1 FM situata in una città dello Stato del New Jersey. Insomma anche gli ortodossi americani hanno il loro spazio radiofonico e la rubrica è molto seguita dalle famiglie locali.
L’iniziativa include, ovviamente, rock chassidico, ma anche musica israeliana moderna e klezmer, notizie ebraiche e israeliane e una serie di interviste e ospiti. Si tratta di una trasmissione realizzata col preciso intento di riunire tradizione ebraica e informazione sul mondo attuale e lo stesso Nahum Segal ha definito ironicamente il suo show come “un impero radiofonico ebraico”. Questa “mezz’ora kasher”, come è stata soprannominata dal suo autore, verrà trasmessa anche in streaming sul sito www.nahumsegal.com. Fra le sue attrazioni ci sarà anche la band dei “Soulfarm” (tradotto come “la fattoria dell’anima”) il cui fondatore, Lanzbom, ha collaborato con musicisti del calibro di Pete Seeger, amico di Bob Dylan e esponente di punta del folk americano e Shlomo Carlebach, musicista e compositore di grande importanza per il mondo chassidico.
A proposito della sua rubrica, Segal, ha sottolineato quanto il suo programma sia un’alternativa valida per le famiglie ebraiche rispetto alle normali trasmissioni dei network durante le partite di calcio. In un’intervista egli ha detto che “l’idea mi è venuta dai Super Bowl americani. Infatti quando la partita finisce per la pausa dopo il primo tempo, molte famiglie che si sono divertite a guardare il match si sentono invece a disagio a vedere gli spettacoli in mezzo.” Per questo la sua iniziativa ha raggiunto, durante una delle puntate più recenti, ben 10mila ascoltatori.
Comunque, recentemente, gli elementi ebraici non mancano nemmeno nelle comuni cerimonie del Super Bowl statunitense. Infatti quest’anno la cantante ebrea, Idina Menzel, ha partecipato a questi programmi, cantando nientemeno che l’inno americano prima del calcio d’inizio del match di football.