Viaggiare in USA senza visto, 65 senatori incitano Blinken ad allargare l’esenzione a Israele

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di David Fiorentini
“Scriviamo per esprimere il nostro sostegno agli sforzi per includere Israele nel Programma di Esenzione dal Visto (VWP) e per incoraggiare sia il Dipartimento di Stato che il Dipartimento della Sicurezza Interna a dare priorità al completamento dell’adesione di Israele entro quest’anno.” Così esordisce la lettera firmata da 65 senatori statunitensi, annunciando la loro risoluzione di rafforzare i legami tra Israele e gli Stati Uniti.

“Circa 450000 israeliani viaggiano annualmente verso gli USA, e tale numero aumenta ogni anno. Con 93 voli diretti settimanali da Israele agli aeroporti americani, c’è già una significativa domanda di viaggi. Pertanto, la partecipazione di Israele al VWP aumenterebbe notevolmente le potenzialità sia per il turismo che per i viaggi d’affari.” continua il comunicato bipartisan.

Questo ampliamento consentirebbe ai cittadini israeliani di essere esenti dall’obbligo di richiedere un visto di viaggio per visite fino a 90 giorni.

“Israele è un alleato chiave degli Stati Uniti e un partner commerciale. L’esonero del requisito di visto per gli israeliani che visitano l’America riflette questi solidi legami e approfondirà le relazioni bilaterali, a beneficio reciproco di entrambi i paesi”, ha dichiarato l’American Israel Public Affairs Committee (AIPAC), applaudendo l’iniziativa di Capitol Hill.

Entrando nel merito della questione, negli ultimi anni Israele ha compiuto due passi significativi per poter accedere al tanto ambito Programma di Esenzione dal Visto (VWP). In primis, si è ridotto sensibilmente il tasso di rifiuto dei visti, ossia la percentuale di viaggiatori verso gli USA cui viene negato l’ingresso a causa di timori di abuso del visto, come il prolungamento illecito del soggiorno o la ricerca di occupazione illegale, il quale è sceso al di sotto della soglia del 3%. In secondo luogo, il governo israeliano ha introdotto nuove misure volte ad agevolare la condivisione di intelligence con gli altri paesi membri del programma.

Tuttavia, la questione della reciprocità rappresenta ancora un ostacolo significativo. Affinché Israele possa beneficiare dell’esenzione dal visto, questa deve applicarsi a tutti i cittadini, indipendentemente dalla loro origine etnica o religiosa. Al momento, Israele richiede permessi speciali per gli americani che detengono documenti di identità palestinesi, creando una disparità che solleva preoccupazioni. Di conseguenza, diversi esponenti del Partito Democratico si sono uniti a gruppi arabo-americani nel richiedere che l’ingresso di Israele nel programma sia vincolato all’eliminazione delle restrizioni imposte ai cittadini americani di origine palestinese.

Questa condizione rappresenta un punto cruciale visto che allo stesso tempo deve tenere conto delle particolari condizioni geopolitiche regionali che rendono inevitabili certe normative per garantire la sicurezza nazionale.