di Roberto Zadik
Nota come Vilna, la capitale lituana è stata un importante centro ebraico sia per il mondo laico che per quello religioso. Fu lì che nacquero il celebre Gaon di Vilna, religioso e fiero oppositore del chassidismo e lo scrittore Romain Gary. Poi gli orrori della Shoah e della dittatura comunista cancellarono la presenza ebraica e negli anni ’40 gran parte degli ebrei locali vennero perseguitati e uccisi.
Successivamente il grande cimitero ebraico della città venne distrutto dalle autorità, alla fine degli anni ’60 e sopra di esso con le pietre tombali di quel luogo venne costruito un generatore elettrico e di calore. Stando al sito Times of Israel le cose finalmente stanno cambiando e il sindaco della città, Remigius Simasius ha deciso di abbattere la struttura dopo mezzo secolo dalla sua costruzione. Un’operazione importante e di grande significato a 26 anni dalla fine del comunismo. Il sindaco ha dichiarato alla stampa: “è venuto il momento di levare queste pietre che sono una palese mancanza di rispetto verso la nostra comunità ebraica”.
Ma cosa succederà ora? Secondo le dichiarazioni di Simasius “le pietre verranno riunite in un monumento commemorativo che sarà costruito in Rue de Orlandu, con la cooperazione della comunità ebraica locale”. Il progetto è stato lungamente discusso e il sindaco per questo aveva incontrato l’anno scorso Fania Kulansky, presidentessa della comunità ebraica di Vilna e la direttrice del dipartimento culturale ebraico, Diana Varnaite, per parlare dello smantellamento del complesso industriale edificato nel periodo sovietico.
Il sindaco non si è limitato a questo ma ha contattato anche il fornitore d’energia, Vilniaus Energjia, per trovare una soluzione al rimpiazzamento del generatore. La costruzione dovrà essere totalmente abbattuta entro il mese di agosto di quest’anno. Times of Israel fa sapere che in Lituania operazioni di questo tipo erano già avvenute. L’anno scorso il Rabbino capo lituano aveva fatto pressione sulla Chiesa Evangelica riformata locale affinché restituisse alcune delle pietre tombali del cimitero locale che erano state utilizzate come scale in una chiesa. In una sua dichiarazione al sito JTA, Jewish Telegraphic Agency, Rav Chaim Burshtein ha detto “respingiamo in ogni modo qualsiasi idea di cancellare le ultime tracce di storia ebraica lituana”. Questo riguarda numerose strutture a partire dalle lapidi ebraiche. Penso che le autorità e le comunità ebraiche dovrebbero occuparsi di impedire questa vergogna storica”.