Volontari addetti alla sicurezza proteggono le comunità ebraiche durante le proteste a Los Angeles

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Di Ilaria Ester Ramazzotti

Anche alcune sinagoghe e negozi kosher sono stati vandalizzati a Los Angelesdurante le proteste e gli scontri degenerati che sono seguiti alla morte di George Floyd, ucciso a Minneapolis. Non sono mancate scritte antisemite, in particolare sui muri del tempio della congregazione Beth Israel.

In tutto questo, un gruppo ebraico autorizzato e senza scopo di lucro che si occupa di sicurezza, il Magen Am, ha prestato un’opera di assistenza e protezione a persone e luoghi delle comunità ebraiche locali. Formato da 38 persone addestrate, il gruppo è attivo nei quartieri di Fairfax, La Brea e Pico-Robertson. Ne parla questa settimana il Jerusalem Post.

Nei giorni difficili trascorsi, i componenti del gruppo hanno risposto a una decina di segnalazioni di irruzioni in casa e a segnalazioni di uomini o veicoli sospetti, presidiato case o uffici di chi sentiva minacciato, ma anche dato una mano alle ambulanze di Hatzalah e offerto supporto ristoro alla polizia statunitense.

Il nostro obiettivo principale è la protezione della vita e questo include tutti, ha detto Yossi Eilfort, co-fondatore di Magen Am.Fortunatamente, non siamo stati coinvolti in alcuna violenza, ma abbiamo allontanato e scoraggiato potenziali minacce, a volte scortando educatamente alcune persone fuori dal quartiere”. Inoltre, “stiamo solo cercando di colmare il divario da coprire dal momento in cui vi è una richiesta di aiuto al momento in cui arrivano le forze dell’ordine”, ha aggiunto.

Magen Am ha riferito di aver anche respinto dei vandali che volevano deturpare e saccheggiare la sinagoga di Shaarei Tefila nel quartiere Fairfax di Los Angeles.

Il direttore del centro Chabad e leader spirituale della congregazione Beth Meir HaCohen a Yorba Linda, rabbino David Eliezrie, ha lodato il lavoro del gruppo e scritto su Facebook che ‘’questa settimana cinque sinagoghe, tre scuole e numerose attività ebraiche sono state vandalizzate. Amici e parenti mi hanno raccontato di numerose irruzioni, invasioni domestiche e minacce alla vita e alla proprietà. Ciò si è placato solo dopo che gruppi di sicurezza ebraici volontari hanno iniziato a monitorare la violenza isolato per isolato”, aggiungendo poi di non aver “mai immaginato che in California gli ebrei avrebbero temuto per la propria vita a causa dell’antisemitismo”.