di Redazione
Il 5 settembre 1972, esattamente 46 anni fa, alle 4.30 del mattino, 8 terroristi palestinesi del gruppo Settembre Nero, facevano irruzione egli alloggi destinati agli atleti israeliani del villaggio olimpico, uccidendo subito due atleti che avevano tentato di opporre resistenza e prendendo in ostaggio altri nove membri della squadra olimpica di Israele. Durante la notte del 6 settembre, il sequestro degli atleti si trasformò in un massacro: in un successivo e male organizzato tentativo di liberazione da parte della polizia tedesca portò alla morte di tutti gli atleti sequestrati, di cinque terroristi e di un poliziotto tedesco.
L’onore di Corbyn ai terroristi di Monaco
La triste vicenda, purtroppo ben nota, è ritornata sulle prima pagine dei giornali di recente, grazie alla rivelaizone di un giornale britannico che il leader laburista Jeremy Corbyn partecipò nel 2014 a una cerimonia in ricordo di due dei terroristi di Settembre Nero. Nell’occasione, due delle vedove avevano criticato ferocemente il plitico, accusandolo di non essere mai andato a rendere onore ai loro mariti.
“Non ricordiamo una visita di Corbyn alle tombe dei nostri padri, figli e mariti assassinati – avevano detto le due vedove in una dichiarazione -. Se vuole una vera trasformazione della politica, onorevole Corbyn, le suggeriamo di studiare prima la storia e capire come il terrorismo mina e diffama la società e l’umanità. Non dimentichi, onorevole Corbyn, che sarà giudicato dalle sue frequentazioni”.
Ricordando le vittime
Qui i nomi degli 11 israeliani uccisi a Monaco durante le Olimpiadi.
- David Berger, 28 anni, pesista, nato negli Stati Uniti d’America e recentemente emigrato in Israele.
- Ze’ev Friedman, 28 anni, pesista, nato in Polonia e sopravvissuto alle persecuzioni razziali naziste.
- Yossef Gutfreund, 40 anni, arbitro di lotta greco-romana, padre di due figlie.
- Eliezer Halfin, 24 anni, lottatore, nato in Unione Sovietica, cittadino israeliano da pochi mesi.
- Yossef Romano, 31 anni, pesista, nato in Libia, padre di tre figli e veterano della Guerra dei Sei Giorni.
- Amitzur Shapira, 40 anni, allenatore di atletica leggera, nato in Israele, padre di quattro figli.
- Kehat Shorr, 53 anni, allenatore di tiro a segno, nato in Romania, aveva perso la moglie e una figlia durante la Shoah.
- Mark Slavin, 18 anni, lottatore, nato in Unione Sovietica ed emigrato in Israele nel maggio 1972.
- André Spitzer, 27 anni, allenatore di scherma, nato in Romania e padre di una bimba di pochi mesi.
- Yakov Springer, 51 anni, giudice di sollevamento pesi, nato in Polonia e unico sopravvissuto del suo nucleo familiare all’Olocausto.
- Moshe Weinberg, 33 anni, allenatore di lotta greco-romana, nato in Israele.