A.B. Yehoshua: “L’Italia sia portavoce della pace”

Personaggi e Storie

«L’Italia si faccia portavoce in  Europa proponendo a Israeliani e Palestinesi di fare la pace creando due stati, con la promessa che a pace raggiunta sia Israele, sia la Palestina entreranno nell’Unione europea e potranno adottare l’euro».

È la provocazione lanciata a Lignano Sabbiadoro (Udine) dallo scrittore Abraham Yehoshua, in Friuli per ricevere il premio Hemingway per la letteratura 2014.

«La pace tra Israele e Palestina è vicina – ha detto Yehoshua – ma abbiamo bisogno di una spinta da parte dell’Europa, che è pigra e finge di essere debole, quando invece potrebbe
impegnarsi per far sì che si concludano finalmente i negoziati di pace. E la proposta di fare parte dell’Ue una volta pacificati – ha aggiunto – sarebbe sicuramente considerata
interessante da Israele e Palestina».

Commentando la vicenda dei tre studenti israeliani rapiti in Cisgiordania, Yehoshua ha ricordato che «Abu Mazen ha condannato con coraggio il rapimento, ma non può aiutarci a ritrovare i tre giovani ai quali non sappiamo davvero che cosa sia successo, neppure se siano ancora vivi oppure no. Certo la responsabilità è in parte anche israeliana, in termini di sicurezza, perché i giovani sono stati rapiti in una zona direttamente controllata da Israele. Tutto questo dimostra – ha aggiunto – che in realtà la situazione tra Israele e Palestina è insostenibile e fuori controllo e che anche le terre apparentemente vigilate da Israele sono terra di nessuno».

Lo scrittore ha anticipato il tema del suo prossimo libro, che uscirà in Italia nell’autunno 2015 per i tipi di Einaudi: «La protagonista sarà una donna sulla quarantina, fortemente
determinata a non avere figli. Posso dire però che nel corso della storia, che è ambientata a Gerusalemme – ha concluso – le farò cambiare idea su questa determinazione iniziale».

(Ansa)