Dina Cerioli

Addio a Dina Cerioli, Giusta fra le Nazioni che salvò la famiglia Molho

Personaggi e Storie

di Ilaria Ester Ramazzotti
Stimata cittadina di Magenta, nominata Giusta fra le Nazioni dallo Yad Vashem di Gerusalemme, ci ha lasciato lo scorso 18 febbraio all’età di 97 anni Dina Cerioli. Durante la Seconda guerra mondiale, nascose e tenne al sicuro la famiglia ebraica milanese Molho, che a Magenta sopravvisse fino alla Liberazione in un alloggio chiamato la “casa segreta”, della quale era rimasta l’ultima testimone.

Il salvataggio dei Molho avvenne grazie alle scelte e all’agire di Dina Cerioli, dei suoi genitori Angelo e Maria Cerioli, della zia Caterina Vaiani e dei magentini Antonio Garbini e Battista Magna, che insieme si adoperarono a rischio della loro vita per nascondere la famiglia ebraica in un locale segreto ricavato all’interno della ditta di cui i Molho erano titolari.

Dino Molho e la sua famiglia, ebrei residenti a Milano con una fabbrica di proprietà a Magenta, già sequestrata loro dal regime, dopo il 14 settembre 1943, con l’emanazione del Manifesto di Verona, furono costretti a nascondersi. Si trasferirono da Milano nella loro casa di Magenta, dove continuarono però a non essere al sicuro. Cercarono allora un luogo più isolato, trovando accoglienza in una cascina alla periferia della cittadina, in località Preloreto. Vi trascorsero un periodo relativamente sereno, ma breve: i loro ospiti temevano infatti possibili perquisizioni dei nazisti o dei fascisti. I Molho dovettero presto lasciare anche il rifugio trovato nella cascina. La salvezza venne dalla famiglia di Dina Cerioli, una famiglia amica e di lavoratori della fabbrica che venne requisita ai Molho, dove fu ricavato il loro nascondiglio.

La stele a Magenta con i nomi dei sei operai Giusti fra le Nazioni

 

Nel 1997, Dino Molho, scomparso nel 2020, fece iscrivere tutti quei suoi salvatori nel libro dei martiri ed eroi della Shoah, al Memoriale dello Yad Vashem, a Gerusalemme. Nel 2011 Dina Cerioli, ultima testimone rimasta in vita di quei fatti, ricevette il San Martino d’Oro, la più alta onorificenza della città di Magenta (nella foto durante la cerimonia). Sul luogo della fabbrica e della “casa segreta”, nel tempo scomparse, in via Diaz a Magenta è stata eretta nel 1998 una stele che riporta incisi i nomi di tutti i sei operai insigniti del titolo di Giusti fra le Nazioni.

(Fonte foto: www.primamilanoovest.it)