di Anna Balestrieri
Furio Colombo, figura di spicco nel giornalismo e nella politica italiana, è scomparso questa mattina all’età di 94 anni. La notizia è stata comunicata dalla famiglia, che ha precisato che Colombo è deceduto assistito dalla moglie Alice e dalla figlia Daria.
Il percorso di vita di Colombo
Nato a Châtillon, in Valle d’Aosta, il 1° gennaio 1931, Colombo ha avuto una carriera poliedrica che ha attraversato diversi ambiti professionali. Laureatosi giovanissimo in Giurisprudenza a Torino, alternò la pratica legale alla collaborazione con la Rai, dove scrisse programmi culturali assieme a Umberto Eco, Gianni Vattimo e Piero Angela. Tra i suoi contributi spiccano documentari, reportage giornalistici e pubblicazioni di carattere saggistico. Diventò giornalista professionista nel 1967.
La carriera giornalistica e la carriera accademica
Nel corso della sua carriera giornalistica, Colombo ha ricoperto ruoli di rilievo: inviato della Rai, corrispondente dagli Stati Uniti, editorialista per La Repubblica, direttore de L’Unità che guidò fino al 2005, quando rassegnò le dimissioni a causa di pressioni politiche da parte dei Democratici di Sinistra, e fondatore de Il Fatto Quotidiano, dove curò per anni la rubrica A domanda rispondo. Nel maggio 2022 lasciò la testata in disaccordo con la linea editoriale filorussa sul conflitto in Ucraina. Poco dopo, tornò a collaborare con la Repubblica. È stato anche autore dell’ultima intervista a Pier Paolo Pasolini, pubblicata su La Stampa il giorno prima dell’omicidio dello scrittore nel novembre 1975.
Negli anni Settanta fu tra i fondatori del corso di laurea in DAMS all’Università di Bologna, insegnando teoria e tecniche dei media e del linguaggio radiotelevisivo. Nel 1971 firmò la celebre lettera aperta a L’Espresso contro il commissario Luigi Calabresi. L’anno seguente partecipò alla realizzazione del film Il caso Mattei di Francesco Rosi.
Colombo lavorò anche come corrispondente per La Stampa e la Repubblica, oltre a scrivere per il New York Times e la New York Review of Books. Insegnò giornalismo alla Columbia University e all’Università della California, Berkeley. Dal 1991 al 1994 diresse l’Istituto Italiano di Cultura a New York. Sopravvisse a un incidente aereo nel 1991 durante un viaggio per un reportage sulla riunificazione tedesca.
Parallelamente all’attività giornalistica, Colombo ha avuto una significativa carriera accademica e culturale. Ha insegnato in diverse università, tra cui la Columbia University di New York e l’Università di Bologna, dove ha contribuito alla fondazione del Dams. Ha diretto l’Istituto Italiano di Cultura di New York ed è stato presidente della Fiat USA.
L’istituzione del Giorno della Memoria in Italia
In ambito politico, Colombo è stato parlamentare per tre legislature, rappresentando i Democratici di Sinistra, l’Ulivo e il Partito Democratico. È noto per il suo impegno nella promozione della legge che ha istituito il Giorno della Memoria in Italia, commemorato il 27 gennaio. Fu sostenitore ed amico di Israele. Colombo è stato presidente di Sinistra per Israele, impegnandosi contro i pregiudizi antisemiti e antisionisti all’interno della sinistra italiana. Nel 2015, annunciò la sua iscrizione al Partito Radicale Transnazionale in occasione dell’ottantacinquesimo compleanno di Marco Pannella.
La perdita
La sua scomparsa rappresenta una grande perdita per il mondo del giornalismo, della cultura e della politica italiana. Numerosi colleghi e personalità pubbliche hanno espresso il loro cordoglio, ricordando Colombo come un maestro mosso da una straordinaria passione civile e una curiosità intellettuale che ha ispirato ogni suo impegno.
I funerali di Furio Colombo si terranno domani, mercoledì 15 gennaio, alle ore 15:00 presso il Cimitero Acattolico di Roma.
Emanuele Fiano, presidente di Sinistra per Israele, scrive: “Sinistra per Israele ricorda con grande affetto e stima e con dolore immenso per la sua scomparsa, Furio Colombo, già presidente della nostra associazione, instancabile combattente con le sue parole e con la sua cultura contro ogni ingiusta visione di parte sulla storia dello Stato di Israele, difensore di una pace giusta per il popolo di Israele e per il popolo palestinese, per due popoli due Stati, militante contro ogni rigurgito di fascismo nel nostro paese e nel mondo e contro il virus perenne dell’antisemitismo. Primo firmatario della legge per la Giornata della Memoria nel 2000. Furio Colombo è stato e rimarrà sempre per noi un maestro di indipendenza e coraggio intellettuale contro ogni conformismo, senza sconti per nessuno. Sia lieve a lui la terra che lo accoglie.