Virginia Gattegno

Addio a Virginia Gattegno, ultima sopravvissuta alla Shoah di Venezia

Personaggi e Storie

di Redazione
Martedì 22 febbraio è morta Virginia Gattegno (1923-2022), ultima sopravvissuta alla Shoah della città lagunare. Ad annunciarlo Dario Calimani, presidente della comunità ebraica veneziana.
“Oggi – scrive Calimani – la Comunità ebraica di Venezia è più sola. Questa mattina è scomparsa Virginia Gattegno, l’ultima sopravvissuta della Shoah. Solo poche settimane fa l’avevamo celebrata con uno spettacolo tratto dalla sua vita, in occasione del Giorno della Memoria al teatro la Fenice (il reading “Tra il mare e la sabbia. La vita di Virginia Gattegno”, ndr). In questo momento così triste, la Comunità ebraica di Venezia si stringe attorno ai familiari di Virginia. Il Suo nome sia in benedizione”.

Qui il materiale su Virginia Gattegno nella Digital Library del CDEC.

Cordoglio è stato espresso dal sindaco, Luigi Brugnaro, secondo il quale “oggi tocca a noi raccogliere la sua eredità tenendo a mente il suo appello, e facendo in modo che quella storia non si debba più ripetere. Addio Virginia, Venezia saprà omaggiare la tua memoria e conservare vivo il tuo ricordo”.

«Non solo per Venezia, ma per tutto il Veneto da oggi viene a mancare una testimone diretta che ha provato sulla sua carne la più grande tragedia del ventesimo secolo. Anche nel suo ricordo si fa più alto il debito d’onore di tenere sempre viva la memoria della Shoah» così il Presidente delle Regione del Veneto Luigi Zaia, esprime il suo cordoglio. “In questo momento così triste per la famiglia e tutti coloro che credono nel valore della testimonianza come antidoto al ripetersi dei peggiori drammi della Storia, mi stringo al presidente Calimani e a tutta la Comunità israelitica nel porgere le condoglianze ai congiunti”.

Chi era Virginia Gattegno

Nata a Roma nel 1923, figlia di Shalom Carlo Gattegno e Marcella Luzzatto, fu arrestata a Rodi (dove la famiglia si era trasferita nel 1936 per seguire il padre nominato direttore della scuola ebraica). Nell’estate del 1944, seguì l’arresto ed il terribile viaggio, durato 15 giorni, verso il campo di sterminio di Auschwitz. Tutta la famiglia di Virginia Gattegno venne sterminata, sopravvissero solo lei e la sorella Lea.

Viveva da molti anni ormai nella casa di riposo ebraica di Venezia ed era discendente diretta di Samuel David Luzzatto, l’illustre ebraista ottocentesco noto con l’acronimo Shadal.

Io ho sognato Auschwitz solo una volta, mentre ero incinta. Era una cosa sconvolgente. Evidentemente a causa dell’idea che stavo mettendo al mondo in figlio in ‘questo’ mondo” (da Il libro della Shoah italiana di Marcello Pezzetti)

La sua testimonianza video è stata raccolta nel film Memoria. I sopravvissuti si raccontano, di Ruggero Gabbai.

Era uscito da poche settimane il suo libro di testimonianza, Per chi splende questo lume, scritto insieme a Matteo Corradini e uscito con Rizzoli.