Tripolino, arrivato a Roma alla fine degli anni ’60 dopo la cacciata degli ebrei dalla Libia del colonnello Gheddafi, fondatore negli anni ’90 di una dei marchi più celebrati del casual femminile, Wicky Hassan se ne è andato oggi, all’età di 58 anni. Era malato da quattro anni ma aveva continuato a lavorare ininterrottamente preparando con cura il futuro della sua ultima creazione, il Gruppo Sixty fondato alla fine degli anni ’90 insieme a Renato Rossi.
Hassan aveva cominciato la sua carriera nel mondo della moda dopo essersi diplomato all’Accademia di Belle Arti; prima con una bancarella in Porta Portese, poi con un negozio di via dei Due Macelli. Agli inizi degli anni ’80 importa in Italia alcuni dei marchi più trendy del momento: Timberland, All Stars, Levi’s, Fruit of the Loom. Una nuova boutique, questa volta in via del Corso e poi il salto nel mondo della moda. Prima crea il marchio Energie e poi nel 1991 lancia Miss Sixty: una linea giovane, casual, e soprattutto pensata solo per le donne – in controtendenza con il regime dell’unisex in voga in quegli anni. E’ suo il primo jeans a vita bassa; ne produrrà 27 milioni di pezzi.
Il marchio Miss Sixty si afferma e arriva fino a Hollywood: alcune delle pop singers del momento si dichiarano sue fans, da Christina Aguilera a Angelina Jolie, Anastacia, Beyoncé a Jennifer Lopez.
Con Wicky Hassan se ne va uno degli elementi di punta del fashion system italiano. Hassan, insieme a Renzo Rosso del marchio Diesel, era una delle figure più brillanti e promettenti del casual italiano.