di Nathan Greppi
A volte una scoperta casuale, che non ti aspetti, può avere un forte impatto sulla tua vita: ed è quello che è successo a Pedro Filipuzzi, investigatore privato che ha recentemente trovato, in un vecchio scantinato di Buenos Aires, una lista di numerosi nazisti che vivevano in Argentina durante la Seconda Guerra Mondiale, e che è scampata alla distruzione di documenti compiuta dal governo argentino dell’epoca, alleato dei tedeschi. (Nella foto, una manifestazione nazista a Buenos Aires, 10 aprile 1938).
Secondo La Repubblica, la lista indica 12.000 membri del NSDAP/AO, l’organizzazione degli iscritti al Partito Nazista residenti fuori dalla Germania, che dal 1941 al 1943 si erano rifugiati in Argentina, oltre ad elencare le ricchezze che si erano portati dietro, sottratte a milioni di ebrei, e che hanno lasciato fino ad oggi in conti della banca svizzera Credit Suisse, rimasti inattivi per decenni.
Si sapeva dell’esistenza della lista, ma si credeva che fosse stata distrutta per cancellare le prove. Filipuzzi l’ha trovata nello scantinato di una vecchia base nazista nella capitale argentina, e poco dopo l’ha consegnata al Centro Simon Wiesenthal, che ha chiesto alla banca di restituire i beni rubati ai legittimi proprietari.
Secondo Shimon Samuels, direttore per le Relazioni Internazionali del Centro Simon Wiesenthal, i conti alla Credit Suisse “includevano diverse imprese tedesche coma la IG Farben, fornitore del gas Zyklon-B, utilizzato nelle camere di sterminio, e organismi finanziari come il Banco Tedesco Transatlantico e il Banco Tedesco dell’America del Sud. Banche che, apparentemente, servirono per realizzare delle transazioni naziste in Svizzera.”
Si sapeva che in Argentina dopo la guerra si erano nascosti numerosi rifugiati nazisti, tanto che si pensa fossero circa 1.400 persone, sostenute dai membri del NSDAP/AO e da 8.000 membri di organizzazioni naziste locali.
L’Argentina non è l’unico paese dell’America Latina da cui i nazisti trasferirono o inviarono denaro: secondo il Jerusalem Post, il Centro sta conducendo un’indagine anche su trasferimenti di lingotti d’oro dal Venezuela, usati per finanziare il terrorismo contro centri ebraici e che potrebbero essere in realtà degli Zahngold, ossia lingotti che i nazisti ricavarono fondendo i denti d’oro strappati dai corpi degli ebrei morti nei campi.