Il Machzor Luzzatto all'asta

Asta milionaria per un libro di preghiere di Rosh Hashanah e Kippur di 700 anni

Personaggi e Storie

di Michael Soncin
Sotheby’s ha annunciato che a partire dal prossimo 19 ottobre metterà all’asta un libro di preghiere – del mondo ebraico ashkenazita – di Rosh Hashanah e Yom Kippur, conosciuto come Machzor, di oltre 700 anni fa, prevedendo un ricavo che si aggira tra i 4 ed i 6 milioni di dollari.

Il Machzor Luzzatto è probabilmente il più importante manoscritto illustrato di preghiere ebraiche dell’epoca medioevale che sia mai stato venduto all’asta, ed il più importante in assoluto, appartenente alla categoria dei libri di preghiere in generale – come riporta la rivista FineBooks – degli ultimi cento anni. Prende il nome da uno dei suoi proprietari, Samuel David Luzzatto (1800-1865), un ebreo di origini italiane, poeta, studioso e celebre collezionista di libri. 

Come si legge anche dal The Guardian il manufatto in questione è estremamente raro, poiché si ritiene che al mondo esistano meno di 20 libri di preghiere con simili caratteristiche. Il prezioso reperto è stato ceduto alla casa d’aste britannica, dall’AIU – Alliance Israélite Universelle (da loro acquisito nel 1870, pochi anni dopo la morte di Luzzatto), un’organizzazione ebraica con sede a Parigi, fondata nel 1860, che utilizzerà i proventi a favore di progetti educativi, borse di studio, destinati a studenti che vogliono frequentare la scuola ebraica. Prezioso perché permette anche di fornire uno spaccato sulla vita e sui rituali in auge nelle comunità ebraiche nell’Europa medievale. Le illustrazioni contenute dicono molto circa l’abbigliamento ed i costumi del periodo storico. In una di queste, si nota un uomo mentre soffia uno shofar, con colori che vanno dal giallo caldo, al rosso terracotta, fino all’acquamarina. 

Fu scritto ed illustrato nel sud della Germania tra le fine del XIII e l’inizio del XIV secolo da uno scriba di nome Abraham, riconoscibile perché ogni menzione del patriarca Abramo conteneva dettagli come ad esempio una corona fatte di piume. Sharon Liberman Mintz, una delle consulenti di Sotheby’s ha affermato che “particolarmente degno di nota è il fatto che sia stato creato da uno scriba-artista ebreo in un’epoca in cui molti manoscritti ebraici medievali erano illustrati da artisti cristiani”. Questo non è altro che una testimonianza della vivacità del mondo ebraico durante il Medioevo. 

Il capolavoro viaggiò tra le diverse comunità ebraiche in Francia e in Italia. Lungo il percorso i diversi proprietari hanno scritto delle note a margine, apportando delle modifiche in base alle differenti usanze locali, delle varie epoche, adattamenti che non fecero altro che aggiungere al machzor, complessità e ricchezza. Ad esempio, nel Lago di Costanza (Bodensee, in tedesco), una zona delle tappe del machzor, la comunità aggiunse delle preghiere, in seguito alle violenze antigiudaiche, dopo che molti membri vennero assassinati durante la pandemia della peste nera. 

“Un pezzo dall’elegante grafia, e dalle belle illustrazioni – ha detto Mintz – degno delle più importanti collezioni pubbliche e private del mondo”.