di Paolo Castellano
Il parlamento Austriaco vuole creare il premio Simon Wiesenthal per coloro che si impegnano per combattere l’antisemitismo in Austria. L’iniziativa è partita da Wolfgang Sobotka, membro del Partito popolare austriaco conservatore e presidente del Consiglio nazionale, la camera dei rappresentanti del parlamento austriaco. Secondo Jewish News, è molto probabile che l’istituzione del premio Wiesenthal si concretizzerà questa settimana.
La scorsa settimana invece una commissione parlamentare austriaca ha praticamente dato il via libera all’approvazione dell’onorificenza per incoraggiare la lotta all’antisemitismo, approvando un emendamento in cui si specificano i dettagli dell’assegnazione del premio: l’edizione si rinnoverà ogni anno e al vincitore verranno consegnati circa 15 mila euro.
Come si è appreso da una dichiarazione parlamentare, il premio Simon Wiesenthal prevede altre due ricompense del valore di circa 7500 euro ciascuna. Quest’ultimi riconoscimenti andranno a coloro che si sono distinti per “l’impegno sociale nella società civile contro l’antisemitismo e per l’attività educativa sulla Shoah”.
Promotore di questa iniziativa per sensibilizzare la popolazione austriaca sull’emergente antisemitismo, non solo a livello locale ma anche europeo, è il politico di centro-destra Wolfgang Sobotka che ha avuto l’idea del premio dopo un viaggio in Israele di due anni fa. «L’obiettivo del premio Simon Wiesenthal è di incoraggiare gli altri ad alzare la voce contro l’odio anti-ebraico», ha commentato Sobotka. «Wiesenthal è stato un grande austriaco che non ottenne i dovuti riconoscimenti durante la sua vita», ha poi aggiunto l’ideatore dell’onorificenza.
Grande soddisfazione da parte delle Comunità ebraica austriaca e in particolare dal suo presidente, Oskar Deutsch. Quest’ultimo ha infatti affermato che il premio dedicato alla memoria di Wiesenthal, morto nel 2005 all’età di 95 anni, incoraggia i principi umani. Commenti positivi anche da parte della figlia di Wiesenthal, Paulinka Kreisberg-Wiesenthal, che ha diffuso un suo messaggio al governo austriaco, sostenendo che il premio sia un segnale importante “in un momento di crescente razzismo, antisemitismo e negazione della Shoah”.