Bartenura Moscato di Pavia. Il primo vino kasher in lattina

Personaggi e Storie

di Paolo Castellano
C’è un vino kasher che è diventato un’icona in tutto il mondo, soprattutto negli Stati Uniti. Stiamo parlando del Bartenura Moscato, una delle bevande alcoliche più apprezzate all’estero dalle giovani generazioni. Dal prossimo mese sarà disponibile in lattina. Nel 1992, Il brand californiano – creato dalla Royal Wine Corp. – ha inoltre acquisito notorietà grazie all’iconico design delle sue bottiglie, caratterizzate da un’intensa colorazione blu – copiata da altri concorrenti sul mercato. Questo vino è inoltre utilizzato per creare gustose sangrias ed elaborati cocktail.

Questo Moscato è infatti un vino kasher molto dolce, morbido e leggermente frizzante, particolarmente apprezzato dalle ragazze ebree della Upper West Side (un quartiere di New York) e da alcuni famosi cantanti della scena musicale statunitense come Lil ‘Kim, Drake e Dj Khaled – più volte la bevanda è stata citata nelle loro canzoni. Come riporta il sito d’informazione My Jewish Learning, il brand vinicolo ha lanciato il primo vino kasher in lattina. Secondo i dati riportati dalla stampa israeliana, ogni anno l’azienda californiana vende circa 5 milioni di bottiglie

In vista di un’estate particolare a causa del Covid-19, a giugno arriverà sugli scaffali dei supermercati una confezione inedita per assaporare il Moscato made in Italy – Pavia per la precisione – da consumare preferibilmente ghiacciato. Il nuovo packaging del Bartenura Moscato sarà composta da quattro lattine di vino. Ogni lattina può riempire due calici.

Come riporta il Jerusalem Post, il vino è prodotto dalla californiana Royal Wine Corp., una delle aziende leader al mondo nella produzione, importazione e distribuzione di premiati vini e alcolici kasher. Il nome del vino deriva dall’appellativo attribuito a un rabbino italiano che visse nel XV secolo in Romagna. Ovadia ben Avraham di Bertinoro fu un commentatore della Mishnah. Per merito dei suoi commenti religiosi, divenne rabbino di Bertinoro, una città in provincia di Forlì e dai suoi cittadini venne soprannominato “la Bartenura”.