Ex terrorista palestinese

La confessione di un ex terrorista palestinese: “Nella nostra società ci fanno il lavaggio del cervello per odiare e uccidere gli ebrei”

Personaggi e Storie

di Redazione
“Quando gli israeliani hanno lasciato Gaza, tutto si è trasformato in un enorme campo terroristico. La presenza israeliana nei Territori è la garanzia della nostra sicurezza”. Sono le parole di Mohammed Massad, un ex terrorista palestinese di Fatah, in un’intervista esclusiva con Matthias Inbar sulla Difesa su i24NEWS. 

“Prendiamo l’esempio di Gaza: quando gli israeliani l’hanno lasciata, tutto è diventato un vasto campo terroristico. Non è quello che vogliamo nei Territori”, ha affermato Massad descrivendo i dirigenti dell’OLP come “mafia corrotta”.

L’ex membro di Fatah ha scritto un libro di 300 pagine per dimostrare che gli attentati suicidi sono “contro l’Islam”. “La parola jihad non corrisponde alla morte. Dio non ci ha creati per morire. I commenti che spiegavano il Corano hanno usato la religione per plebiscitare il terrorismo”, ha spiegato.

Nell’interessante intervista, Massad confessa di essere diventato un terrorista perché “nella società palestinese ti fanno il lavaggio del cervello. A scuola, nei libri, nelle strade, ti dicono tutti che devi uccidere gli ebrei, liberare la terra dagli ebrei e buttarli a mare. Il terrorista purtroppo nella nostra società è considerato un eroe”.

Nel 1991, Mohammed Massad ha tentato di rapire un soldato israeliano ma ha fallito nella sua missione. È stato quindi imprigionato, poi rilasciato dagli accordi di Oslo.

“Gli accordi di Oslo hanno permesso il rilascio di tutti i prigionieri al sicuro. Hanno anche aiutato a cambiare me. Mi sono detto che non c’era più bisogno di attacchi terroristici e rapimenti”.

Oggi, dunque, Massad è contro il terrorismo, di cui si pente, ed è per la pace, che deve essere fatta con “il popolo palestinese. Il 90% del nostro popolo vuole la pace, vuole vivere. Ma chi impedisce la pace? E’ il 2% che detiene la forza e l’economia, come in ogni società. Ma da noi la forza è nelle mani dei terroristi e l’economia in quelle dei corrotti. Sono loro che impediscono la pace e al nostro popolo di vivere in sicurezza.