Eros Ramazzotti si esibirà in Israele. E i fan lo criticano sui social

Personaggi e Storie

di Nathan Greppi

Eros Ramazzotti, uno dei cantanti più famosi del nostro paese, si esibirà il 30 Aprile a Tel Aviv, al Menorah Mivtachim Arena.

Secondo quanto riportato sul sito Ynetnews il cantante romano, che in passato ha collaborato con star internazionali come Cher e Tina Turner, ha incluso Israele nel suo ultimo tour “Perfetto“. L’evento è stato organizzato dalle compagnie israeliane Helicon e Bluestone Productions; quest ultima in passato ha già portato in Israele celebrità del calibro di Rihanna e Lady Gaga.

Purtroppo non tutti hanno risposto positivamente al suo annuncio: infatti dal momento che la parola “Israele” è apparsa sulla sua pagina Facebook, molte persone hanno iniziato a insultarlo e osteggiarlo, firmando petizioni per spingerlo a non andare e pubblicando foto di bambini morti per farlo sentire in colpa. Sfortunatamente per loro, Eros non ha ceduto agli insulti e alle intimidazioni, e poco dopo ha scritto sempre su Facebook: “Vado dove la mia musica è apprezzata”. In questo modo ha saputo gestire i vari agitatori e allo stesso tempo a separare l arte dalla politica.

Il caso di Ramazzotti fa parte di una lunga lista di musicisti che hanno ricevuto pressioni per non esibirsi in Israele. Fortunatamente in Italia il movimento BDS ha una presa minore rispetto a paesi come il Regno Unito, dove tra i suoi portavoce vi è l ex-bassista dei Pink Floyd Roger Waters. Da notare il fatto che la tappa successiva del tour di Eros sarà la Russia, che nonostante i bombardamenti effettuati in Siria non ha ricevuto la stessa attenzione di Israele.

Nonostante ciò, tanti altri musicisti di fama mondiale hanno deciso di esibirsi in Israele nei prossimi mesi, tra cui la cantante Sia, Carlos Santana ed Alice Cooper.

Per chi fosse interessato, sul sito Viagogo sono ancora disponibili alcuni biglietti con prezzi che vanno dai 526 i 1398 Shekel (approssimativamente dai 122 ai 325 euro). Nel frattempo, ci auguriamo che Eros e tutti gli altri artisti tengano duro di fronte a un movimento fondato sull’odio e sull’ipocrisia.