di Nathan Greppi
Una delle accuse che, negli ultimi decenni, è stata mossa più spesso nei confronti di Israele è di attuare nei confronti dei palestinesi una politica paragonabile a quella che in Sudafrica veniva attuata verso i neri ai tempi dell’apartheid. Ma proprio un ex-ministro sudafricano e attivista contro l’apartheid, Mosiuoa Lekota, ha recentemente preso le difese dello Stato Ebraico, opponendosi a certi paragoni.
Come spiega il Jerusalem Post Lekota, 75 anni, da giovane è stato attivo nei movimenti di protesta contro la segregazione razziale, motivo per cui negli anni ’70 e ‘80 è stato anche imprigionato a Robben Island, nella stessa prigione in cui per molti anni fu rinchiuso Nelson Mandela. Dopo la fine dell’apartheid, ha fatto carriera politica, diventando Ministro della Difesa dal 1999 al 2008 con il partito di Mandela, l’ANC (African National Congress). Nel 2008 ha lasciato l’ANC per fondare un suo partito di centrosinistra, il Congresso del Popolo, del quale è tuttora il Presidente.
L’intervista
Il 6 settembre, è stato intervistato da Bafana Modise (in alto il video), Portavoce dell’associazione South African Friends of Israel. “Ci sono stato in Israele, fratello”, ha raccontato all’intervistatore. “In Israele, non trovi le stesse divisioni tra ebrei e non ebrei a cui eravamo abituati durante l’apartheid. Non vi è segregazione negli autobus sulla base dei gruppi etnici, come ebrei e arabi. In Israele, tutti si siedono negli stessi bus, viaggiano dove gli serve, e scendono dove vogliono. Non vi è apartheid in Israele, nemmeno nelle scuole”.
Lekota ha ammesso che “un tempo ero convinto, come tutti in Sudafrica, che la maggior parte degli ebrei appoggiasse l’apartheid”. Tuttavia, dopo aver visitato Israele, è rimasto sorpreso nel constatare che “in Parlamento, ci sono arabi che servono come parlamentari, e tutti si siedono insieme”.
Ha espresso anche la sua posizione su come dovrebbero essere le relazioni tra i due paesi: “Sotto Nelson Mandela”, ha spiegato, “abbiamo deciso di mantenere relazioni diplomatiche con entrambi gli Stati (Israele e Territori Palestinesi, ndr), e credo che sia la strada giusta da seguire”. Ha aggiunto che “non mi convincerò mai che per questo paese sia meglio favorire una delle due parti rispetto all’altra”. Secondo lui, “il nostro ruolo come sudafricani è di far capire che abbiamo superato le nostre divisioni interne. Siamo un’unica nazione, e puntiamo a sostenere entrambe le parti in causa nella loro ricerca di obiettivi comuni”.
(Foto: Mosiuoa Lekota nel 2014, durante le elezioni del 2014. Fonte: profilo Flickr governo del Sufafrica)