di David Zebuloni
Uno dei parametri, per giudicare la riuscita di un film o di una serie tv, è quello di cercare di riconoscere il confine sottile che divide la realtà dalla finzione. Se i fatti riportati sullo schermo ci risultano reali e non fittizi, la loro riuscita cinematografica può definirsi assolutamente degna di nota. Esiste tuttavia un problema. Talvolta i fatti riportati sembrano talmente reali, da annullare completamente il loro lato fittizio. Così è accaduto con Fauda, la serie tv israeliana promossa da Netflix, che questa settimana è stata ripresa dalla Croce Rossa Internazionale per un’ipotetica “violazione dei diritti umani”.
Cosa lega dunque l’organizzazione internazionale alla fortunata serie tv israeliana? Semplice. La scorsa notte i rappresentanti della Croce Rossa in Israele e a Gaza hanno pubblicato una bizzarra serie di tweet, nei quali hanno deciso di individuare le “violazioni” dei diritti umani apparse in Fauda. Inutile dire che in pochi minuti la notizia ha fatto eco in tutto il mondo, catturando così l’attenzione di migliaia e migliaia di fan. Ma non solo. A rispondere, infatti, sono stati anche gli autori stessi della fortunata serie tv: Avi Issacharoff e Lior Raz.
“Teniamo in considerazione tutto ciò per l’elaborazione della quarta stagione e promettiamo di tornare presto con delle nuove violazioni delle leggi internazionali”, hanno scritto i due con tono ironico e provocatorio, suscitando così un grande entusiasmo nel web. (Per tradurre l’entusiasmo in numeri, il commento degli autori ha ottenuto dieci volte tanti like rispetto allo stesso post della Croce Rossa). Issacharoff e Raz, tuttavia, non sono stati gli unici ad aver commentato la sterile accusa dell’organizzazione internazionale.
Tra i commenti più acuti ed esilaranti, nonché quelli che hanno riscosso più consensi, troviamo il commento dell’attivista filo-israeliano Hen Mazzig. “Vorrei che documentaste anche le violazioni dei diritti umani nei film Marvel”, ha chiesto Mazzing. “Quando il personaggio di Thanos ha ucciso molti nemici nella galassia, sono abbastanza convinto che abbia violato la Convenzione di Ginevra”. E poi ancora. Il blogger britannico David Collier ha chiesto all’organizzazione un suo contatto per poter segnalare le violazioni dei diritti umani nei film di James Bond. Ido Daniel, invece, ha chiesto alla Croce Rossa di indagare anche su Gal Gadot e sulla sua occupazione illegale dell’isola amazzonica nei film di Wonder Woman.
“Lo sconcertante attacco della Croce Rossa a uno dei fenomeni televisivi israeliani di maggior successo al mondo, è a dir poco sconcertante”, ha dichiarato a N12 il responsabile dei movimenti sul web presso il Ministero degli Affari Strategici israeliano. “Non sono sorpreso che abbiano deciso di attaccare proprio Fauda, in quanto queste serie televisiva mostra fedelmente a decine di milioni di telespettatori in tutto il mondo la complessità della vita in Israele all’ombra delle minacce terroristiche e il grande impegno delle attività delle forze di sicurezza israeliane, che lavorano giorno e notte per impedire che qualcosa di brutto ci possa accadere.”
La voce più sincera e toccante rimane quella dei fan, fedeli sempre e comunque alla loro serie tv preferita, che ignorando totalmente le calunnie della Croce Rossa e cogliendo la palla al balzo hanno chiesto in coro: “Ma quando esce la quarta stagione?”. Beh, direi che aspettiamo tutti una risposta.