di Redazione
Sabato 21 ottobre 86 premi Nobel hanno preso posizione, presentando una accorata petizione tramite gli ambasciatori israeliano e americano presso le Nazioni Unite, indirizzata al Segretario generale e, per estensione, ai leader delle nazioni di tutto il mondo. Questa petizione trasmette un profondo imperativo morale: il rilascio immediato dei bambini rapiti a Gaza.
“Nel corso degli annali della storia umana, si sono verificate guerre, ma l’umanità ha costantemente tracciato il confine tra atti di guerra e crimini di guerra – si legge nella petizione -. Nessuna guerra dovrebbe mai condonare le atrocità di massa. Nessuna guerra normalizzerà gli atti di stupro e tortura. La guerra non permetterà mai la prigionia di bambini innocenti in preda a una prigionia infernale”.
Per rafforzare la propria voce, sottolineano, “durante l’attacco Hamas ha rapito centinaia di soldati israeliani e civili, compresi i bambini di età compresa tra 6 mesi e 18 anni. I bambini non dovrebbero mai essere considerati pedine sul teatro della guerra”.
I premi Nobel sono uniti nella richiesta morale del rilascio immediato dei bambini rapiti. “L’anima di un bambino è diversa da quella di un adulto – affermano -. È nostro sacro dovere proteggere gli innocenti e proteggere i vulnerabili. È nostro sacro dovere salvare i nostri figli. Le immagini e le parole angoscianti a cui assistiamo oggi evocano ricordi di tempi più bui, tempi che noi, l’umanità come collettivo, speravamo di lasciarci alle spalle”.
I firmatari della petizione dichiarano inequivocabilmente che il rapimento e l’incarcerazione di bambini è un crimine di guerra e una profonda ingiustizia morale contro l’umanità nel suo insieme. Il loro messaggio si conclude con una richiesta sonora: “Lasciate andare i bambini”.
L’ambasciatore israeliano presso l’ONU, Gilad Erdan: “In seguito al barbaro massacro condotto da Hamas, che è costato tragicamente la vita a bambini, donne e anziani, l’ONU sembra essersi allontanata dalla sua missione principale di prevenire e combattere gli orrori e i crimini di guerra. Le Nazioni Unite hanno apparentemente trascurato la sofferenza dei cittadini israeliani, compreso il rapimento di bambini e neonati innocenti. Ciò rappresenta l’ultima opportunità per le Nazioni Unite di dimostrare la propria rilevanza e umanità. Imploro il Segretario Generale di risvegliarsi al significato profondo della vita dei bambini rapiti, al punto che il loro benessere risuona profondamente dentro di lui, e che è incrollabile nel suo impegno nel dare priorità ai bambini innocenti rapiti dai terroristi piuttosto che aiutare coloro che a Gaza sostengono la barbara violenza dei terroristi. Lo imploro sinceramente di prestare ascolto con tutto il cuore al loro messaggio”.
Questa petizione senza precedenti è stata presentata dal professor Daniel Kahneman, in rappresentanza dei premi Nobel, e da Alana Zeitchik e Liam Lindsay, parenti delle gemelle Emma e Julie di 3 anni rapite e Amelia di 5 anni, in rappresentanza delle famiglie dei bambini rapiti.
In particolare, questa petizione è sostenuta da 86 tra i più importanti scienziati e pensatori del mondo, tra cui premi Nobel come Shirin Ebadi, premio Nobel per la pace 2003; Ellen Johnson Sirleaf, Premio Nobel per la Pace 2011; Daniel Kahneman, Premio Nobel per l’Economia 2002; Aaron Ciechanover, Premio Nobel per la Chimica 2004; Patrick Modiano, Premio Nobel per la Letteratura 2014; Jose Ramos-Horta, Premio Nobel per la Pace 1996; Olga Tokarczuk, premio Nobel per la letteratura 2018, tra gli altri.
Almeno 21 bambini rimasti senza genitori dopo l’attacco
Intanto domenica 22 ottobre il Ministero del Welfare ha annunciato che almeno 21 bambini in 13 famiglie sono rimasti senza genitori a causa del devastante attacco di Hamas contro il sud di Israele il 7 ottobre. La cifra comprende 16 casi in cui entrambi i genitori sono stati uccisi, mentre per i restanti bambini è stato ucciso un genitore mentre l’altro è stato fatto prigioniero o è scomparso dall’aggressione mortale di due settimane fa. Tra i bambini c’è una bambina di 4 anni tenuta in ostaggio a Gaza. La madre di un’altra ragazza è stata assassinata e suo padre è tenuto prigioniero, ha aggiunto il ministero.
Qui la lista dei premi Nobel firmatari dell’appello all’Onu per la liberazione dei bambini.