E scomparso a Vienna, alletà di 96 anni, il celebre cacciatore di criminali nazisti Simon Wiesenthal. Lo ricordiamo riportando le parole di Rabbi Marvin Hier, decano e fondatore dellONG Internazionale per i diritti delluomo, che da Wiesenthal prese il nome, il Simon Wiesenthal Center:
Wiesenthal fu la coscienza dellOlocausto.
Quando lOlocausto terminò nel 1945 e tutto il mondo se ne tornò a casa per dimenticare, lui solo restò fermo per ricordare. Lui non dimenticò.
Divenne il rappresentante permanente delle vittime, determinato a portare alla sbarra i perpetratori del più grande crimine della storia. Non ci fu alcuna conferenza stampa, e nessun presidente o primo ministro o leader mondiale ne annunciò il conferimento di questa carica. Egli non fece altro che prendersi questo incarico. Era un lavoro che nessuno voleva.
Fu un compito immane. La causa aveva pochi amici. Gli Alleati avevano già la mente rivolta alla guerra fredda, i sopravissuti stavano cercando di ricostruire le loro vite distrutte e Simon Wiesenthal rimase solo, impersonando al tempo stesso il ruolo di pubblico ministero e di detective.
Superando lindifferenza e lapatia del mondo, Simon Wiesenthal contribuì ad assicurare alla giustizia oltre 1100 criminali di guerra nazisti.