La notizia è stata diffusa sul web lo scorso 26 maggio ed è stata ripresa in questi giorni dal sito Jforum.fr. Si tratta di un’intervista televisiva in cui l’attore giordano Jamil Awad non ha esitato a definire l’ebreo come «una malattia in tutto il mondo e non solo nel mondo arabo». Ecco alcuni estratti dell’intervista nel video trasmesso dalla MEMRI TV – The Middle East Media Research Institute – Tv Monitor Project.
Giornalista: Lei ha interpretato il ruolo di un ebreo nella serie Soffio di vento, cosa che ha fatto infuriare suo padre.
Jamil Awad: Sì. Ho interpretato Danny, uno dei pionieri degli insediamenti in terra di Palestina. Mahmoud Al-Zuyodi, un buon scrittore, ha scritto questa serie prodotta da Muhammad Aziziyah, un buon produttore. In un primo momento, quando ho letto la parte, mi sono chiesto: perché mi danno il ruolo di un ebreo? Ma più ci ho pensato e più ho capito che dovevo interpretare quel ruolo per mostrare alla gente quello che un ebreo è.
Giornalista: … come pensa, come si comporta, come complotta…
Jamil Awad: Sì, per presentare i suoi complotti, la sua natura … Quando mio padre ha visto la serie, all’inizio era furioso con me. Sai, dopotutto gli ebrei… Siamo una famiglia che è sempre stata rispettata nella storia. E adesso stiamo cancellando tutto per una recita? A poco a poco tuttavia l’ho convinto. Gli ho detto: papà, ho interpretato bene il carattere dell’ebreo? Ho convinto te e i tuoi amici che questo ebreo è una malattia a livello mondiale e non solo nel mondo arabo?
Giornalista: Abbiamo un problema con gli ebrei in quanto tali o con i sionisti?
Jamil Awad: Monsieur, io sono contrario alla distinzione tra ebreo, sionista e israeliano.
Giornalista: Ma questo è antisemitismo. Si tratta di una ostilità verso una religione.
Jamil Awad: Chi è semita, noi o loro? Io sono un semita. Noi siamo dei semiti.
Giornalista: Certo.
Jamil Awad: Per quanto riguarda la religione, credo che gli ebrei contemporanei non aderiscano a una religione monoteista.
(MaGer)