In migliaia seguono online la lettura della Dichiarazione d’Indipendenza di Israele al Muro del Pianto per unire il popolo ebraico

Personaggi e Storie

di Paolo Castellano

Nessuno mai si sarebbe aspettato un simile successo. Eppure l’11 aprile, migliaia di persone – da tutto il mondo – si sono collegate dai propri dispositivi per assistere alla diretta streaming della lettura della Dichiarazione d’Indipendenza israeliana, organizzata dall’Organizzazione Sionista Mondiale (WZO) e da altre associazioni ebraiche presso il Muro del Pianto di Gerusalemme.

Come riporta il Jerusalem Postpotrebbe essere nato un nuovo appuntamento, a cavallo tra Yom HaShoah e  il Giorno dell’indipendenza (Yom HaAtzmaut), che rafforzerebbe il legame tra gli ebrei della Diaspora e d’Israele. Tutto ciò, per merito dei valori contenuti nella Dichiarazione con la quale venne istituito lo Stato ebraico nel 1948.

L’11 aprile, soltanto un esiguo numero di cittadini israeliani ha potuto partecipare all’inedito evento a causa delle restrizioni sanitarie per contenere il Covid-19. Il video della celebrazione si trova su YouTube, ma gli organizzatori hanno sottolineato che la diretta streaming ha raggiunto diverse comunità ebraiche sparse per il globo; l’appuntamento è stato tradotto in diverse lingue tra cui l’inglese, lo spagnolo e il francese.

Come riporta la stampa israeliana, la lettura della Dichiarazione d’Indipendenza è stata recitata davanti al Muro del Pianto della capitale israeliana perché considerato il centro spirituale, nazionale e religioso del popolo ebraico. Il momento celebrativo aveva lo scopo di creare una connessione tra gli ebrei della Diaspora e dello Stato d’Israele. Non è detto che ciò possa essere l’origine di una nuova tradizione, come si augura la WZO.

«Abbiamo cercato di promuovere un’usanza e una tradizione per i giorni a venire con l’obiettivo di esaltare la gloriosa visione della Dichiarazione di Indipendenza, e allo stesso tempo di creare un collegamento tra le comunità ebraiche di tutto il mondo nei dieci giorni che sperano Yom HaShoah e il Giorno dell’Indipendenza», ha dichiarato Yizhar Hess, presidente ad interim della WZO.