L’israeliana Nofar Energy firma un accordo da 182 milioni per lo stoccaggio energetico nel Regno Unito

Personaggi e Storie

di David Fiorentini
L’azienda israeliana Nofar Energy ha annunciato di aver raggiunto un accordo di finanziamento da 152 milioni di sterline (182 milioni di euro) per lo sviluppo di uno dei maggiori progetti di stoccaggio energetico nel Regno Unito.

Fondata nel 2012 e con sede a Kfar Saba, Nofar si è affermata come uno dei principali investitori mondiali nel settore delle energie rinnovabili, aprendo filiali in 10 paesi e assumendo oltre 200 dipendenti.

 Nello specifico, l’investimento multimilionario sarà destinato alla crescita dell’impianto di immagazzinamento Cellarhead, situato nei pressi della cittadina inglese di Stoke-on-Trent. Attualmente in costruzione, avrà una capacità di 624 megawattora e sarà gestito tramite Atlantic Green, la piattaforma di stoccaggio di Nofar nello UK.

“Continuiamo a portare avanti il nostro piano di lavoro pluriennale”, ha annunciato il CEO Nadav Tenne, sottolineando i grandi passi in avanti dell’azienda per consolidare la sua leadership nei progetti di stoccaggio energetico rinnovabile in Europa.

Con una capacità totale di circa 10 GWh distribuita tra Regno Unito, Germania, Stati Uniti, Italia, Polonia, Romania e Israele, di recente Nofar Energy ha annunciato il collegamento alla rete e l’operatività commerciale di un altro impianto, Buxton, anch’esso a Stoke-on-Trent, con una capacità di 60 MWh.

“Siamo orgogliosi di annunciare un’altra importante linea di finanziamento, che porta a circa 4,2 miliardi di NIS il totale delle chiusure finanziarie firmate in Europa negli ultimi due anni”, ha continuato Tenne.

 Una grande soddisfazione, condivisa anche dall’ambasciatore UK in Israele, Simon Walters, secondi cui l’investimento “rafforza il solido rapporto commerciale bilaterale tra Regno Unito e Israele e si allinea con l’obiettivo britannico di decarbonizzare il proprio settore energetico entro il 2030”.