di Redazione
In preparazione di Yom haShoah, che quest’anno inizia il 17 aprile, lo Yad Vashem, il Centro Mondiale per la Memoria dell’Olocausto, ha inaugurato questa settimana il Libro dei Nomi con i Nomi delle Vittime della Shoah alla presenza del Presidente dello Stato di Israele Isaac Herzog, del Presidente di Yad Vashem Dani Dayan, del Presidente del Consiglio di Yad Vashem e del Rabbino Israel Meir Lau, sopravvissuto all’Olocausto, e molti altri sopravvissuti le cui famiglie sono registrate e commemorate nel Libro dei Nomi.
Questa mostra monumentale presenta 4.800.000 milioni di nomi di uomini, donne e bambini ebrei uccisi dai tedeschi nazisti e dai loro complici durante la Shoah. Ad accompagnare l’installazione del Libro c’è un toccante cortometraggio che racconta i sopravvissuti all’Olocausto e l’importanza di ricordare i nomi delle vittime dell’Olocausto.
I nomi inclusi nel database centrale dei Nomi delle vittime della Shoah di Yad Vashem, che fino ad ora erano accessibili solo sul sito web di Yad Vashem (in sei lingue), sono ora visualizzati sul Monte della Memoria in forma tangibile nel Libro dei nomi, dove i visitatori possono toccare con mano i nomi e comprendere l’enormità della perdita personale e collettiva del popolo ebraico e dell’umanità nel suo insieme. Ove noto, il Libro include anche i loro luoghi di nascita, date di nascita e luoghi di omicidio.
I nomi delle vittime sono stampati su pagine rigide larghe un metro e alte un metro e mezzo, con le informazioni illuminate da un delicato raggio tra le pagine. La lunghezza totale del Libro è di circa otto metri. Le sue proporzioni gigantesche indicano la perdita collettiva, inimmaginabile ed enorme per l’umanità nel suo insieme – e il popolo ebraico in particolare. Le ultime pagine del Libro sono pagine bianche che simboleggiano i nomi che non sono stati ancora individuati, documentati e immortalati e che potrebbero non essere mai individuati. Il Libro nasce per rispondere al bisogno emotivo dei parenti delle famiglie e dei conoscenti di un luogo fisico, tangibile, dove i nomi si possano vedere e toccare: una simbolica lapide collettiva.
L’anno scorso, Yad Vashem è riuscito a raccogliere e localizzare circa 40.000 nuovi nomi. Secondo le stime di Yad Vashem, nei prossimi anni circa 200.000-300.000 ulteriori nomi verranno aggiunti al database centrale, per un totale di oltre cinque milioni di identità sui sei milioni stimati di vittime della Shoah.
Una versione precedente (2013) del Libro dei nomi con 4,3 milioni di nomi è esposta alla mostra permanente “Shoah” di Yad Vashem nel Blocco 27 del Museo di Auschwitz-Birkenau in Polonia.
Questo nuovo Libro dei Nomi è stato realizzato grazie al generoso sostegno dei sostenitori di Yad Vashem Marilyn e Barry Rubenstein (USA). Ha debuttato presso la sede delle Nazioni Unite a New York come parte degli eventi che segnano la Giornata internazionale della memoria dell’Olocausto che è stata osservata il 27 gennaio. Ora il Libro dei Nomi ha raggiunto la sua sede permanente a Yad Vashem.